13/02/2013
Teatro Lirico, per sostenere la cultura ci vogliono finanziamenti.
IN UN ARTICOLO COMPARSO SUI GIORNALI LOCALI SI DEFINISCE IL TEATRO LIRICO DI CAGLIARI UNA FABBRICA DEI SOGNI ED UN INCUBO PER I FINANZIAMENTI.
INTERVIENE LA CISL PER CONFUTARE TALE RAGIONAMENTO.

NOTA STAMPA CISL CAGLIARI – Cagliari 13/02/2013

In un’intervista ad un consigliere regionale apparsa sui giornali locali, il Teatro Lirico viene definito “una fabbrica dei sogni ed un incubo per i finanziamenti”.

Nel medesimo pezzo, si parla di sproporzione assurda tra il finanziamento di 80 milioni di euro dato al Teatro (in tre anni) ed i 30 milioni dati per la cassa integrazione o i 10 milioni allo spettacolo. Senza voler entrare nel dettaglio delle cifre, enunciate molto approssimativamente, rileviamo che si tratta di paragoni improponibili. Ebbene, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali la somma occorrente, solo per quelli in deroga e per un solo anno (per la Sardegna) ammonta ad oltre 200 milioni di euro. E’ in corso una rivendicazione sindacale verso Governo e Regione stessa, per ampliare queste risorse. Quindi non c’è alcuna sproporzione ed è un paragone che non regge perché è giusto che, per garantire un reddito ai lavoratori in difficoltà , si debbano impegnare tante risorse.

A volte si dimentica un concetto che, pur affermato a parole, nei fatti viene messo da parte: se si vuole crescere, occorre investire nella scuola, nell’università, nella ricerca, nell’ambiente, nella cultura. Ed allora, non vorremmo che, partendo da questo assunto, si arrivasse a dire che con la cultura non si mangia come aveva fatto qualche ministro, di recente !!!

Il Teatro Lirico rappresenta una delle più grandi istituzioni culturali, non solo della città capoluogo, ma dell’intera Sardegna. I lavoratori, la Regione, la Provincia, il Comune di Cagliari, i sindacati confederali hanno sempre condotto aspre battaglie perché arrivassero le risorse giuste, per far funzionare il teatro, che può essere volano di sviluppo e di lavoro, non solo per le maestranze, ma anche come richiamo turistico - culturale, soprattutto se si riuscirà a metterlo in sinergia con il Parco della Musica, e come veicolo di cultura nel territorio.

Ebbene, arrivati a questo risultato, ora lo si vuole mettere in forse, lanciando dubbi sulla giustezza dei finanziamenti ? Va bene controllare i costi, evitare gli sprechi del passato, fare tutte le riorganizzazioni necessarie, ma sarebbe esiziale per il Teatro, alimentare di fatto una battaglia populista contro la cultura, come se fosse e dovesse rimanere un qualcosa di elitario, anziché favorirne la diffusione.

Sarebbe ancora più grave se queste parole, rilasciate quasi con noncuranza, avessero come obiettivo la nascita di una “querelle” tra i poveri cassintegrati ed i lavoratori del Teatro che, peraltro, sono sempre stati in prima fila nella battaglie per il sociale. Le risorse per gli ammortizzatori non mancano certo perché si danno dei soldi al Teatro ! I motivi sono altri e far trapelare un’interpretazione di questo genere costituisce un tragico errore.

La CISL di Cagliari, invece, vorrebbe che il Teatro, ben gestito, tornasse ad essere l’Istituzione più amata dai sardi, come testimoniato in passato dall’entità dei versamenti del 5 per mille, fatti a suo favore. Sarebbe il caso che al Teatro si deponessero le armi, da parte di tutti, e si promuovesse, ad iniziativa del Sindaco di Cagliari , una Conferenza di servizio per un rilancio della sua attività. Tutto il resto è piccolo cabotaggio di cui non si sente il bisogno !!

Fabrizio Carta
Segretario Cisl Cagliari