01/03/2013
PAPA BENEDETTO XVI lascia il soglio pontificio, ma rimane come guida il suo pensiero illuminato.
PAPA BENEDETTO XVI
Bonanni: “Il suo pensiero illuminato restera' una guida spirituale e morale per il mondo del lavoro"

“In questi anni, il Pontefice e' stato un riferimento costante per tutte le forme associative che come la Cisl sono impegnate quotidianamente nella vita economica e sociale del nostro paese”.

Roma, 28 febbraio 2013. "Ri-orientare l'economia al bene comune deve essere la missione ed il ruolo di tutte le istituzioni civili, politiche e sociali che convivono oggi in un mondo globalizzato. Questo è il grande insegnamento e il monito profondo che ci lascia Papa Benedetto XVI. Per questo continueremo a sentirlo accanto a noi come una guida spirituale e morale, cercando di fare vivere concretamente nei territori, nelle categorie, nel nostro lavoro quotidiano di sindacalisti, il suo pensiero illuminato e la sua straordinaria umanità". Lo sottolinea il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni in un comunicato.
"Papa Benedetto XVI è stato in questi anni un riferimento costante per tutte le forme associative del mondo del lavoro, che come la Cisl sono impegnate quotidianamente nella vita economica e sociale del nostro paese. L'idea di una società solidale, orientata al bene comune, attenta alle esigenze dei più deboli, è stato uno dei motivi ispiratori di tutte le iniziative prese dal Pontefice con i suoi viaggi, i suoi discorsi, le sue Encicliche che hanno riproposto nei termini di una viva attualità la dottrina sociale della Chiesa, con una posizione critica del liberismo selvaggio e di un mercato finanziario senza regole. Non possiamo dimenticare il riconoscimento che la "Caritas in Veritate" ha espresso sul ruolo delle organizzazioni sindacali come "fattore decisivo dello sviluppo", in Italia e nel mondo, che non devono chiudersi nel recinto corporativo o geografico, ma devono essere messe in condizione di difendere ovunque i diritti dei lavoratori per farsi carico dei nuovi problemi delle società. Più volte in questi anni, il Pontefice ha richiamato anche la necessità di una condivisione solidale delle risorse energetiche, un maggiore accesso all'educazione, il rispetto per gli immigrati, la lotta alla disoccupazione, la difesa della dignità del lavoro. Questa è la strada per contribuire a realizzare quel nuovo "umanesimo del lavoro e della società" che Papa Benedetto XVI ci ha sempre indicato con grande acume. Così come rimangono importanti per la Cisl i richiami del Pontefice alla responsabilità sociale dell'impresa, fino a riconoscere ai lavoratori un eguale protagonismo nelle scelte generali e particolari, in uno spirito di co-responsabilizzazione. Per questo, siamo immensamente grati a Papa Benedetto XVI, rispettando, con profonda devozione e commozione, le ragioni del suo gesto di grande significato storico, spirituale e umano"