18/01/2006
Mobilità e CIGS in deroga: verbale di incontro con l'assessorato al lavoro
Il 21 dicembre scorso, si sono incontrati all'assessorato al lavoro della Regione Sardegna le segreterie regionali di cgil cisl uil (per la Cisl presente Piero Agus), per affrontare la problematiche riguardanti gli ammortizzatori sociali in deroga.
I lavoratori interessati in Sardegna sono esattamente 1104 dei quali 369 in mobilità e 735 in CIGS.(cassa intergazione straordinaria).
Va ricordato che il trattamento in deroga è subordinato, in base a quanto disposto dalla legge finanziaria nazionale, al fatto che fuoriescano dal bacino almeno il 10% degli attuali beneficiari.
Per la mobilità (tutte con scadenza 31.12.2005) le aziende interessate sono:
Centrale ENEL di Portovesme: 39 lavoratori.
La Nuova Scaini di Villacidro con 121 lavoratori(scadenza 31.12.2005): per questo caso si prevede il pensionamento di 3 lavoratori più l'utilizzo del progetto PARI per altri 9
Enel di Portovesme (indotto): 145 lavoratori
Consorzi agrari ASSOCAP: 62 lavoratori
Cartiera di Arbatax: 62 lavoratori

CIGS in deroga:
Portovesme SRL 113 lavoratori (in questo caso la riduzione del 10% è già avvenuta in quanto 12 lavoratori sono stati assunti da altre aziende).
Montefibre di Ottana: 148 lavoratori.
LEGLER di Macomer: 198 lavoratori.
MST(Volare):72 lavoratori
SIELTE di Sassari: 35 lavoratori

Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni: Mazzoni di Assemini, SIELTE di Cagliari, Mazzoni di Nuoro, Mazzoni di Sassari e SIELTE di Oristano, verrà seguito un percorso a parte, in quanto sono lavoratori inseriti nel contesto "crisi di settore a livello nazionale". Vi è già un confronto a livello nazionale tra OO.SS. e Ministero.

La problematica è risolvibile, secondo l'assessorato al lavoro, attraverso la collocazione dei lavoratori eccedenti nel progetto PARI
Le segreterie CGIL CISL UIL hanno fatto presente che il mancato rispetto dei precedenti accordi (ricollocazione al lavoro di almeno il 10% dei lavoratori) non è ascrivibile a inadempienze o indisponibilità dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.
Inoltre il ricorso al progetto PARI è subordinato all'approvazione delle delegazioni sindacali responsabili della stipula degli accordi di cui sopra, fermo restando che il ricorso a tale progetto - come percorso di formazione e di riaccompagnamento al lavoro in dieci mesi - deve comportare un effettivo impegno alla ricollocazione lavorativa a tempo indeterminato, anche attraverso un periodo di impiego temporaneo nelle attività relative al progetto "Sardegna fatti bella"
nota a cura di Piero Agus