19/01/2006
Dopo una notte di trattativa è stato finalmente raggiunto l'accordo tra CGIL CISL UIL e Federmeccanica sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
Aumento dunque di 100 euro suddivisi in 3 tranche: 60 euro subito; 25 euro ad ottobre e 15 a marzo. A questo si aggiunge una 'una tantum' per la vacanza contrattuale di 320 euro. In cambio dell'aumento in busta paga Federmeccanica ha ottenuto un allungamento della vigenza contrattuale di 6 mesi.
''E' stato un accordo molto difficile e sofferto ma, alla fine, portiamo a casa un buon contratto''. E' il commento di Giorgio Caprioli segretario generale della FIM Cisl "Il contratto e' soddisfacente, in particolare per il risultato dei 100 euro, seppure ottenuto con un allungamento della durata del contratto, che contribuisce con 15 euro". Caprioli ha quindi sottolineato che anche sulla parte normativa i sindacati sono riusciti ad arrivare ad soluzione "in modo dignitoso, anche costruendo ipotesi di lavoro per il prossimo contratto normativo".
Anche il segretario generale della CISL Savino Pezzotta ha commmentato positivamente l'accordo "Sono molto soddisfatto, e' stata chiusa una vicenda durata troppo tempo. Un accordo importante raggiunto grazie alla determinazione dei lavoratori metalmeccanici nel portare avanti una mobilitazione così lunga e faticosa e grazie all’ottimo lavoro delle categorie nel condurre la trattativa".
IL COMUNICATO STAMPA DELLA FIM CISL
Raggiunto l'accordo. 100 euro sui minimi, più 130 annui per bassi salari. 320 di ''una tantum''. Buona la parte nomativa
E’ stata raggiunta alle 8.45 del 19 Gennaio 2006, tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici scaduto il 31 Dicembre del 2004. L’accordo riguarda sia la parte economica che le materie normative sulle quali, nei mesi scorsi, si è svolto il negoziato.
Il nuovo contratto varrà fino al 30 Giugno 2007, con un allungamento di sei mesi rispetto alla naturale scadenza di fine 2006.
Qui di seguito una sintesi di tutti i punti dell’ipotesi d’intesa.
Salario. L’aumento medio lordo mensile a regime sui minimi salariali sarà di 100€ (al V livello, riparametrati per gli altri livelli), erogati in 3 tranches: 60€ dal 1 Gennaio 2006, 25€ dal 1 Ottobre 2006, 15€ dal 1 Marzo 2007.
Ai lavoratori privi di contrattazione aziendale, e che nel 2006 non usufruiscono di altre voci salariali oltre ai minimi tabellari nazionali, sarà erogata nel Giugno 2007 una cifra di 130€ a titolo perequativo, comprensiva, fino a concorrenza, di eventuali superminimi percepiti nell’anno 2006. Tale erogazione sarà sperimentalmente in forma annua. E’ previsto che il prossimo contratto nazionale normativo dovrà superare la forma sperimentale e rendere strutturale in busta paga, attraverso una specifica voce, questa nuova erogazione salariale.
A compensazione per il ritardato rinnovo del contratto, a tutti i lavoratori metalmeccanici sarà erogata una “una tantum” di 320€ lordi (160€ a Febbraio 2006, 160€ a Luglio), che si aggiungono agli 86€, già percepiti, di Indennità di vacanza contrattuale.
Orario – competitività. Sarà avviata una sperimentazione dell’Orario Plurisettimanale oggi previsto per la stagionalità allargando la casistica a “ragioni produttive e di mercato”, confermando la procedura prevista dall’art. 5 dell’attuale Ccnl (contrattazione delle modalità con le Rsu) e nell’ambito dell’attuale limite di 64 ore annue. E’ stata ritirata dalla Federmeccanica qualsiasi ipotesi di monetizzazione dei Par (Permessi annui retribuiti).
Mercato del lavoro – contratti atipici. Viene insediata una Commissione Nazionale con il compito di definire entro Giugno 2006 la regolamentazione dei limiti massimi di utilizzo dei contratti atipici e dei percorsi di inserimento e stabilizzazione dei rapporti di lavoro, anche attraverso una differenziazione merceologica per comparti. Qualora la Commissione, entro questa data, non dovesse definire tale regolamentazione, ciò determinerà la decadenza della sperimentazione sull’Orario Plurisettimanale (che pertanto tornerebbe al precedente vincolo della stagionalità).
Sui temi sopra citati, sarà istituito dal mese di Febbraio 2006 un Tavolo congiunto tra le parti sulla competitività, con il compito di disciplinarli in vista del prossimo contratto normativo.
Apprendistato. Sull’apprendistato il negoziato ha definito una più completa regolamentazione migliorativa, sia del Ccnl che delle normative della Legge 30 (d.l. 276/03). L’istituto del nuovo apprendistato (“apprendistato professionalizzante”) potrà diventare il principale strumento per l’ingresso al lavoro dei giovani e la loro formazione. E’ stato, inoltre, valorizzato il ruolo delle Commissioni Paritetiche territoriali per la Formazione.
La durata dei contratti di apprendistato è fissata come segue: 42 mesi al III livello di sbocco d’inquadramento del lavoratore (che diventano 36 con diploma di scuola superiore, 24 con laurea); 52 mesi al IV livello (46 con diploma); 60 mesi al V livello (54 con diploma, 34 con laurea); 38 mesi per il VI livello (solo laurea); 42 mesi per il VII livello (solo laurea).
Le ore di formazione sono convenute come segue: I anno 160 (40 di formazione generale, 40 teoriche, 80 pratiche); II anno 140 (20, 40, 80); dal III anno in poi 120 (di cui 40 teoriche).
Alla scadenza dei contratti di apprendistato, questi lavoratori saranno confermati con contratto a tempo indeterminato nella misura minima del 70%, con “franchigia” per 4 apprendisti per ogni unità produttiva.
Al raggiungimento dell’ipotesi di accordo si è giunti dopo 13 mesi dalla scadenza del contratto, 11 mesi di trattative e 62 ore di sciopero, oltre agli scioperi degli straordinari e delle flessibilità.
L’ipotesi di accordo sarà sottoposta la mattina di venerdì 20 gennaio al Consiglio Generale della Fim e, nel pomeriggio della stessa giornata, all’Assemblea Nazionale dei 500 quadri e delegati.
Ufficio Stampa Fim-Cisl
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