ALDROVANDI: SIULP, dissenso totale e dissociazione da simili azioni, ma anche ricerca responsabilità.
La dolorosa vicenda ALDROVANDI che è iniziata con la morte del giovane Federico che ha segnato tutte le parti coinvolte, in particolare il dolore dei genitori del giovane al quale va ogni assoluto rispetto senza eccezione alcuna, speravamo si fosse chiusa con la sentenza della magistratura.
Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP, il più grande sindacato di Polizia che si dissocia completamente e senza tentennamenti da iniziative come quella posta in essere oggi a Ferrara da uno sparuto gruppetto di aderenti ad altra piccola sigla sindacale.
La vicenda in questione, continua Romano ha bisogno di essere lasciata nell’alveo in cui la magistratura, dopo attento vaglio dei fatti l’ha relegata con i verdetti emessi.
Le sentenze, per gli uomini di Stato e che hanno giurato di servire lo Stato vanno sempre rispettate senza alcun commento.
Questa è il convincimento degli oltre 25.000 poliziotti aderenti al SIULP. Lo voglio ribadire, senza se e senza ma, sottolinea Romano, perché a nessuno venga solo anche l’idea di omologare le migliaia di donne e uomini della Polizia di Stato e del Sindacato che, quotidianamente si sacrificano per la salvaguardia della sicurezza e della legalità, con questo sparuto gruppetto che ha inscenato la manifestazione a Ferrara sotto il Comune. Così come va ribadito che questo gruppetto sicuramente non rappresenta la maggioranza dei poliziotti e i principi di fedeltà e di obbedienza alla legge che hanno abbracciato all’atto del giuramento alla Repubblica.
Emerge però, con forza un elemento sul quale chiederemo un’indagine immediata e precisa per accertare chi abbia potuto, senza fare le dovute e necessarie valutazioni autorizzare una simile manifestazione sotto l’ufficio dove lavora la madre del povero Federico.
Roma 27 marzo 2013