30/05/2013
CRISI - Una legge di iniziativa popolare per porre un tetto a stipendi di top manager
Il Segretario Generale della Cisl ha lanciato una raccolta firme, insieme alla Fiba Cisl, per regolamentare le retribuzioni di tutti i dirigenti pubblici e privati. "Occorre equità alla base del risanamento dell'economia italiana".


"Il Governo attualmente in carica puo' favorire un clima piu' collaborativo tra le parti sociali". Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni a margine del congresso della Femca-Cisl ad Assisi. "Il premier - ha ribadito Bonanni, oggi pomeriggio ad Assisi, prima del congresso della Femca Cisl - e' persona esperta, equilibrata ed attenta alle vicende sociali'

Per quanto riguarda il richiamo che la Ue ha rivolto all'Italia a "non rilassarsi" sul fronte del rigore il Segretario generale della Cisl ha commentato: "L'Italia in Europa dovra' dimostrare che il cantiere italiano e' ben in vita, invece e' fermo da diverso tempo, ci sono ragnatele su questioni che riguardano le infrastrutture, l'energia, la pubblica amministrazione, la vicenda delle tasse, insomma e' tutto fermo". "E' chiaro - ha aggiunto - che la produzione stenta a vivere perche' ci sono troppi pesi che la bloccano da diversi lati".

E rigore anche nella questione dell'evasione fiscale. Nell'ambito di un confronto con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sempre ad Assisi, Bonanni è tornato a ribadire la sua posizione: ''E' ora di vedere persone in manette, altrimenti non si mettera' fine al fatto che lavoratori, pensionati e imprese oneste continuano a pagare le tasse mentre c'e' gente che, evadendo il fisco, si permette di giocare con gli interessi di un Paese dove l'evasione arriva a 150 miliardi di euro''.


Un principio di equità da applicare in diversi campi. "Tra lavoratori e dirigenti: gli stipendi dei top manager italiani sono esorbitanti e molto oltre la media europea". Cosi' il Segretario generale della Cisl ha spiegato l'iniziativa presentata oggi davanti alla Corte di Cassazione.

Cisl e Fiba Cisl hanno apposto oggi le prime firme per presentare un disegno di legge per regolamentare e limitare il tetto alle retribuzioni del top management. Anche il segretario generale di Fiba Cisl, Giulio Romani, parla di equita': "Cosi' come si chiedono sacrifici ai lavoratori serve che i manager diano un segnale forte. E poi gli stipendi dei dirigenti sono del tutto scollegati dal reale andamento delle aziende".

Nel 2012 i direttori e gli amministratori delegati dei principali gruppi bancari e assicurativi italiani hanno incassato, in media, retribuzioni di circa 42 volte superiori alla retribuzione media contrattuale prevista nei rispettivi Ccnl, con punte anche di 108 volte, ha calcolato Fiba Cisl. Il provvedimento cproposto dal sindacato prevede un tetto per la retribuzione fissa di 294 mila euro (pari a quello dei manager pubblici) e un rapporto di 1:1 per il salario variabile, come da indicazioni europee. Il disegno di legge prevede inoltre l'eliminazione dei bonus in entrata e uscita. "Soprattutto quelli in uscita -sottolinea Romani-, che sono uno scandalo: basti pensare ai 40 milioni di Alessandro Profumo e ai 4 milioni per Antonio Vigni".

La Cisl si e' posta l'obiettivo di raggiungere almeno 100mila firme per la proposta di legge popolare.