15/06/2013
Terminato il XVII Congresso Nazionale della Cisl - Raffaele Bonanni riconfermato Segretario Generale.
Raffaele Bonanni è stato riconfermato con il 98 per cento dei consensi Segretario Generale della Cisl al termine del XVII Congresso nazionale della Cisl che si è concluso oggi a Roma. Eletta anche la nuova Segreteria Confederale che in base ai voti raccolti sarà composta da: Annamaria Furlan, Luigi Sbarra, Maurizio Petriccioli, Pietro Cerrito, Paolo Mezzio, Piero Ragazzini, Fulvio Giacomassi, Liliana Ocmin. Il Congresso ha eletto i 103 nuovi componenti del Consiglio Generale che si aggiungono ai 40 membri di diritto e ai 60 consiglieri designati dalle strutture regionali e dalle categorie.
Quattro giorni di intenso dibattito e numerosi interventi di delegati , e segretari Nazionali e Regionali di USR, per la Sardegna: Oriana Putzolu chiamata, per tutta la durata del congresso alla presidenza.
"I presidenti di Regione impongono il programma elettorale e vogliono andare come uomini soli al comando" Il segretario Generale della Cisl Sarda Oriana Putzolu, prende posizione contro il personalismo della politica a cui il sindacato deve essere "antidoto". La via della partecipazione, ha sottolineato Oriana Putzolu "e' l'unica soluzione ai problemi delle famiglie e delle comunità locali: occupazione, salute, integrazione, sicurezza, coesione sociale". Così come l'insularità sarda "non e' una punizione divina, ma deve essere occasione per progresso e pari opportunità per i territori".
L’intervento di Oriana Putzolu è stato molto apprezzato dalla platea Nazionale e chiaramente dalla delegazione della Sardegna, in quanto ha rappresentato, con grande determinazione, senza piagnistei ma con grande dignità, la drammaticità delle grandi incompiute dell’Isola, quale il problema dell’energia e la continuità territoriale,
Nel suo intervento di chiusura del XVII Congresso Confederale, Raffaele Bonanni rivolge un nuovo appello al Governo."Sul fisco il governo deve avere coraggio", insiste criticando le incertezze e le titubanze mostrate dall'esecutivo "soprattutto per la carenza di risorse da utilizzare per un taglio delle tasse". E torna a ripetere quanto già detto nelle sua relazione di apertura dei lavori congressuali "serve uno shock positivo", altrimenti si rischia di "rimanere fermi ai discorsi degli ultimi 5-6 anni. In una situazione di risorse quasi nulle e di una ripresa dai tempi lunghi serve un intervento repentino. La questione fiscale ''e' centrale in termini di giustizia e di economia. Dopo cinque anni, se il governo saprà dare un segnale forte sul taglio delle tasse, in controtendenza rispetto a quanto e' stato fatto dai precedenti esecutivi, che hanno solo inasprito le tasse nazionali facendo sì che aumentassero anche quelle locali, finalmente sarà incentivato l'investimento e potrà ripartire l'economia"