28/01/2006
Impegno della CISL nella difesa del Teatro Lirico di Cagliari e dei suoi lavoratori
La segreteria della CISL di Cagliari, insieme alla CGIL, ha incontrato il sovrintendente Pietrantonio e i dirigenti del Teatro Lirico per discutere la situazione dell’ente, in considerazione dei tagli effettuati dalla Finanziaria nazionale e da quella regionale, per quanto riguarda il Fondo unico per lo spettacolo e, in genere, il settore.

Il sovrintendente ha rappresentato uno stato finanziario drammatico: su un budget di circa 26,5 milioni di EURO, vi sarà una riduzione di contributi pari ad oltre 4 milioni, dei quali 2 milioni dovuti al taglio del FUS nazionale e 2 milioni di tagli dalla Finanziaria regionale. (Questo dato è stato corretto, in quanto un emendamento della finanziaria regionale ha ridotto il taglio ad un milione di EURO, comunque sempre consistente).
I tagli, se non interverranno modifiche, renderebbero molto difficile sia mantenere la programmazione annunciata e in parte venduta, sia il mantenimento dei livelli occupazionali raggiunti (247 lavoratori stabili e circa 75 precari). Sono stati paventati tagli tra coloro che operano a tempo determinato.

L’azienda intende fare una campagna di controinformazione rispetto ai livelli salariali goduti dai dipendenti, da considerare assolutamente in linea, anzi inferiori, alle medie degli altri teatri lirici italiani.

Inoltre, sempre a detta della dirigenza aziendale, la lotta agli sprechi condotta negli anni scorsi, ha portato ad un sostanziale pareggio di bilancio che non ha pregiudicato la programmazione né il successo dell’attività, come testimoniano anche i risultati raggiunti nella vendita degli abbonamenti: ben 12000 sono gli abbonati, un successo ineguagliato in altre regioni.

E’ stata anche annunciata l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni di categoria e la RSU.

La segreteria della CISL di Cagliari (presenti il segretario generale Fabrizio Carta e il segretario territoriale Mimmo Contu) ha concordato sulla necessità di condurre, insieme, una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni (Comune, Provincia, Regione) per valorizzare il ruolo del Teatro Lirico che rappresenta un punto di eccellenza per l’intera Sardegna e può costituire, se inserito in un circuito culturale integrato con il turismo, un volano di sviluppo.

A parere della CISL è però fondamentale tenere unite le forze, a partire dai lavoratori del Teatro che costituiscono la principale risorsa del Teatro stesso: per questo è assolutamente necessario mettere in atto un percorso di concertazione effettivo e continuo.

La CISL, insieme alle altre OO.SS., ha suggerito anche una strategia per superare la crisi dovuta ai tagli effettuati da Governo e Regione:
-incalzare le istituzioni perché siano ridotti i tagli.
-Aprire alla partecipazione dei privati, CONFINDUSTRIA, aziende più grandi, le banche, ma favorendo anche l’azionariato diffuso tra i cittadini, data anche la tradizione ben radicata della lirica e della musica in città.
-Ridurre ulteriormente gli sprechi, agendo su eventuali consulenze inutili e distribuendo in modo equo gli eventuali sacrifici.
-Mantenere la qualità dei programmi, salvaguardando l’occupazione.

Su questi obiettivi la CISL, insieme alla FISTEL e alla rappresentanza sindacale interna è disponibile al massimo impegno, mettendo in campo ogni iniziativa utile al riguardo. Fermo restando il tavolo di concertazione con i lavoratori e le loro rappresentanze.
Nota a cura della CISL di Cagliari