15/07/2013
CASO KAZAKO: SIULP BASTA SCARICARE OMISSIONI O SCELTE DI INTERESSE FATTE DALLA POLITICA SU POLIZIOTTI
Dopo il dibattito che si è sviluppato in questi giorni riguardo l’espulsione della cittadina
clandestina Alma Shalabayeva che ha portato il Ministro Alfano a chiedere un’indagine ispettiva
credevamo che si volesse fare veramente piena luce su come sono andati i fatti.
Le dichiarazioni attribuite dalla stampa odierna al Ministro e ad altri livelli politici, con le
quali si preannuncia “il rotolare di teste” e nelle quali si fa riferimento a presunte responsabilità del
“territorio” siamo preoccupati e convinti che, come al solito si sta tentando lo scarica barile di
responsabilità politiche ai danni dei poliziotti che, come noto sono meri esecutori nel rispetto delle
leggi esistenti.
Per questo diciamo basta a questo indicibile “massacro” dei servitori dello Stato e che
ognuno si assuma le proprie responsabilità a partire dai vertici politici.
Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale SIULP, in una nota indirizzata al Prefetto Pansa
con la quale il SIULP ha chiesto un incontro urgente al Capo della Polizia in merito a quanto
preannunciato dai mass media.
Premesso che, continua Romano, non c’è nessuna norma che imponga di preavvisare i vertici
politici rispetto ai decreti di espulsione che quotidianamente vengono emessi (che sono migliaia e
migliaia e che comporterebbero l’ingessamento della funzione politica del Governo), è veramente
singolare che une’espulsione eseguita a carico di una cittadina clandestina, che non risulta abbia
mai detto di essere la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, e che parte da un’operazione
di polizia giudiziaria preannunciata al Gabinetto del Ministro, possa individuare la responsabilità
della mancata comunicazione al Ministro, e quindi al vertice politico, negli uomini della Questura
che hanno applicato la legge.
Per questo, conclude Romano, abbiamo chiesto un incontro urgente al Capo affinchè non si
individui, come al solito, nel poliziotto l’agnello sacrificale per coprire precise omissioni o peggio
ancora scelte lucide fatte a livello politico.

Dichiarazione del Segretario
Generale Felice Romano