18/07/2013
Se firmi li fermi, se non firmi chi li ferma - parte anche a Cagliari la raccolta firme per porre un tetto agli stipendi dei manager.
Con la Conferenza Stampa di domani ( venerdì 19 luglio presso la Sede della Cisl di Via Ancona
11 – Salone Sechi ore 10.00 – 12.00) parte anche da Cagliari la raccolta di
firme promossa dalla Fiba Nazionale, anche a nome della CISL (primo
firmatario Raffaele Bonanni) per la proposta di legge di iniziativa popolare per
mettere un tetto alle retribuzioni dei manager.
La proposta, lanciata con lo slogan “Se firmi li fermi, se non firmi chi li
ferma?”, prevede un tetto per la retribuzione fissa dei manager, non solo delle
banche ma anche di tutte le altre aziende quotate in borsa, di 294.000 euro
(pari a quello dei manager pubblici) e un rapporto di 1:1 per il salario variabile
(come da indicazioni europee). Prevede, inoltre, l’abolizione dei bonus relativi
alle maxi liquidazioni.
“Un’iniziativa – afferma Michele Mannu, segretario generale della FIBA/Cisl di
Cagliari – che trae spunto dallo scandalo di alcune maxi liquidazioni che hanno
caratterizzato la buonuscita di manager che purtroppo non avevano operato
con diligenza nell’interesse delle aziende amministrate ma che è mossa anche
dal profondo senso di iniquità che si prova di fronte al forte scostamento fra la
retribuzione ordinaria di un manager e quella dei lavoratori: in alcuni casi si
supera di oltre 100 volte la retribuzione di un proprio dipendente. Così, giusto
per fare un esempio, l’Amministratore Delegato di Intesa San Paolo guadagna
in 3 giorni quello che un normale lavoratore dipendente guadagna in un anno
o, se si preferisce, 10.786 euro al giorno, pari - ammettendo che sia pagato
anche per quando dorme – a 450 euro all’ora, il che, a nostro avviso, è
veramente troppo!”.
Anche Mimmo Contu, segretario generale della UST Confederale di Cagliari,
ha dato pieno sostegno all’iniziativa della FIBA “che parte dal basso per scelta
ragionata, dai luoghi di lavoro e dalle piazze, per incontrarsi con lavoratori e
cittadini, accogliendo quella forte esigenza di contrasto e di lotta a privilegi e
disuguaglianze a cui il nostro Paese si era forse da troppo tempo abituato.”
La FIBA Cisl conta di raggiungere le 50.000 firme necessarie entro il mese di
agosto ma, a giudicare dall’entusiasmo con cui in tutta Italia sta venendo
accolta l’iniziativa, ritiene di poter superare le 300.000 nei sei mesi a
disposizione per la raccolta.
A Cagliari sarà disponibile un presidio fisso presso la sede della Cisl in Via
Ancona ed un gazebo itinerante che toccherà in questi mesi le principali piazze
cittadine, per poi spostarsi un po’ in tutta la provincia.