20/08/2013
GOVERNO: SIULP ( Sindacato di Polizia) BUON SEGNALE DA LETTA MA SERVE PIU' CORAGGIO CONTRO GLI SPRECHI
Roma, “L'annuncio del premier Enrico Letta di tagliare tre
aerei della presidenza per recuperare risorse da destinare alla Protezione Civile e
rafforzare la flotta anti incendio, unitamente al taglio del 25% delle auto blu, e' un
segnale positivo ma non risolutivo. Per dare maggiore efficienza alla pubblica
amministrazione nel rispetto delle attuali compatibilità occorre maggiore coraggio da
parte del governo e un'azione forte contro gli sprechi e le duplicazioni che in questo
Paese continuano a sopravvivere”. E' quanto afferma, in una nota, Felice Romano,
segretario generale del Siulp. “Le auto blu sono un vero e proprio scandalo in questo
Paese -prosegue Romano- ancora oggi se ne contano circa 600mila, rispetto a poco
meno di 180mila degli Usa, con costi enormi e insopportabili (circa 15 miliardi l'anno
se si contano anche i costi di manutenzione e del personale) per un Paese che, per
compatibilità di bilancio sta tagliando anche i diritti fondamentali quali la salute, la
scuola e la sicurezza. Ecco perché l'iniziativa del presidente Letta e positiva ma
necessita di maggiore coraggio e di altrettanta incisività"
Per questo, sottolinea ancora la nota del Siulp, "condividendo l'iniziativa della Cisl,
preannunciata dal segretario Raffaele Bonanni, anche i poliziotti del Siulp concordano sulla necessita' di dare ruolo ai lavoratori per individuare gli sprechi in modo da
recuperare risorse da destinare alla contrattazione". In tal senso il Siulp, con l'ausilio
dell'università "ha predisposto uno studio per revisionare i presidi delle forze di
polizia sul territorio che porterebbe un risparmio economico in tutto il territorio che
va dal 53% al 67% e, a parità di risorse umane, raddoppia o triplica le pattuglie per
il controllo del territorio”. “Eppure - conclude Romano- nonostante la scientificità del
metodo e l'attendibilità della proposta, nessun governo e nessuno schieramento
politico vuole dargli corso. Se a settembre, la Funzione pubblica anziché darci
risposte su queste questioni e sulle legittime esigenze di rinnovare il contratto
proporrà l'ennesima penalizzazione per i poliziotti e per il Comparto sicurezza, l'unica
risposta che le donne e gli uomini del Comparto sicurezza potranno dare sarà quella
della protesta di piazza.
Nessuno dica che non avevamo avvertito”.