Si terrà domani a Cagliari, presso la Fiera Campionaria, l'assemblea regionale dei Quadri e dei Delegati di Cgil, Cisl, Uil.
I lavori verranno conclusi dall'intervento di Raffaele Bonanni.
Oltre 1000 quadri e delegati sindacali parteciperanno all'assemblea regionale con interventi di tutti i settori produttivi della nostra Isola.
In giorni in cui l’attenzione mediatica risulta concentrata sulle candidature per
le prossime elezioni regionali, sembra non trovino spazio adeguato, dentro
l’agenda del Governo dell’Isola, gli attesi provvedimenti a favore dei lavoratori,
dei disoccupati, delle famiglie, dei giovani, delle imprese, dei pensionati
e dei poveri di questa regione.
Il Presidente Cappellacci si è impegnato con le segreterie confederali della
Sardegna, non più tardi dello scorso 24 luglio, ad affrontare, con un rinnovato
confronto all'interno di una specifica cabina di regia, le delicate questioni
sarde legate ai temi dello sviluppo, del lavoro, delle riforme e del sociale.
CGIL CISL UIL attendono risposte dalla Giunta regionale della Sardegna rispetto:
- al rilancio della crescita e dell’occupazione della Regione;
- al futuro degli assetti energetici ed industriali dell'Isola, utili a superare
le troppe emergenze e a consolidare ed espandere il suo sistema produttivo;
- alla garanzia degli ammortizzatori sociali per i 30.000 lavoratori delle
2.000 realtà in crisi;
- alle politiche attive per l'occupazione e alla riforma dei servizi per
l'impiego;
- alla questione tributaria, con riguardo sia all’annosa vertenza sulle entrate
con lo Stato sia all’adozione di misure perequative di sgravio nei
confronti dei lavoratori e dei pensionati, e in particolare di sostegno alle
famiglie in difficoltà, per il rilancio della domanda interna;
- alle necessitate riforme per il riordino del quadro istituzionale dell'Isola,
con particolare riguardo agli assetti intermedi e alle scelte sul futuro
delle società in house, ma anche dei diversi Enti, Agenzie e partecipate
regionali, ad iniziare dall’Ente Foreste, valorizzando la centralità e il ruolo
del lavoro pubblico;
alla riforma dell'istruzione e della formazione professionale, anche alla
luce dell’innalzamento fino al 25,5% del tasso di dispersione scolastica
(12 punti in più della media europea) e del calo delle immatricolazioni all'Università,
che stanno contribuendo a generare fra i giovani sardi gravi
forme di esclusione sociale e culturale;
- all'apertura del tavolo Stato-Regione finalizzato a ridurre il precariato
che incide per il 21% sul totale degli occupati dell'Isola, che registra il triste
primato di oltre 100.000 lavoratori.
- a incisive politiche di inclusione sociale, capaci di incidere sul fenomeno
della non autosufficienza, attraverso l'atteso piano socio-assistenziale e
con il consolidamento della rete dei servizi socio-sanitari, che costituiscono
imprescindibile complemento dello sviluppo regionale.
Affinché i problemi della Sardegna non continuino a rimanere semplici sloogan da usare in campagna elettorale, il sindacato unitario Sardo affila le armi per una grande moblitazione per la RINASCITA DELLA SARDEGNA.