Le immagini della devastazione provocata dall’alluvione in Sardegna ci riportano indietro nel tempo, esattamente nel 2008.
Una tragedia che si ripete.
Case e imprese distrutte, ponti franati, macchine accatastate interi territori devastati.
Ma soprattutto 18 persone vittime della furia dell’acqua, strappate alle loro famiglie.
Scene che non vorremmo mai più rivivere o rivedere.
Vorremmo dire tante cose in merito alla prevenzione dei nostri territori e di tutte quelle misure di sicurezza necessarie, ma adesso non è il tempo delle polemiche, cito solo una testimonianza: fosse attuata una manutenzione seria e adeguata, non si costruisse ovunque magari pretendendo di costruire sulle rive dei fiumi e sui canali, si rispettasse di più la natura e i boschi non dovremmo piangere i morti ogni volta che piove.
Adesso il Paese deve mobilitarsi a favore delle popolazioni che hanno bisogno di aiuto.
Grande è il dolore delle donne e degli uomini che hanno perso i loro cari.
Ai familiari delle vittime e ai cittadini delle città più colpite, a partire da Olbia e Torpè, Dorgali, Uras, ma dell’intera Sardegna , va la nostra vicinanza e sincera solidarietà.
Ora è il momento di stringersi assieme e per questo, ai livelli più alti. insieme a CGIL e UIL anche la CISL metterà in campo iniziative a sostegno delle popolazioni colpite e, in particolare, una raccolta fondi, sperando che simili tragedie possano mai più ripertersi.
Mimmo Contu
Segretario Generale UST Cisl Cagliari
In allegato il comunicato della Cisl Sarda
