05/02/2006
Pezzotta rimane alla guida dela CISL: rifiuta l'offerta di candidarsi.
Nei giorni scorsi, diversi giornali davano per certa la candidatura di Pezzotta alle prossime elezioni politiche del 9 aprile. Questa la risposta di Pezzotta:

PEZZOTTA: "PERCHE' HO SCELTO DI RESTARE NEL SINDACATO"

Le parole corrispondono ai fatti, in casa Cisl. Come aveva assicurato per mesi, Savino Pezzotta non si candiderà alle elezioni politiche. Ieri si è posta fine all'incrociarsi di voci che volevano il segretario generale della confederazione di via Po iscritto nelle liste di ispirazione cattolica del centro sinistra. Un'identità che non gli è affatto estranea, ma il senso di appartenenza all'ambiente sindacale e sociale ha prevalso sulle prospettive di un ruolo politico al quale era stato ripetutamente invitato. Ma è il sindacato e l'impegno diretto nel sociale quella che Pezzotta ha confermato come la sua vera vocazione, rinunciando a una poltrona sicura in una delle due Camere. Rimane aperto il tema dell’autonomia della Cisl. Anzi, chiuso. La confederazione di via Po è autonoma, a prescindere dal fatto che i suoi dirigenti si candidino o no. Pezzotta ha scelto di no. "Ringrazio chi mi ha fatto la proposta, una proposta che mi fa molto onore anche perché viene da una realtà che appartiene al mio mondo - ha detto il segretario della Cisl alla platea della Margherita - però in questa fase preferisco chiudere le partite che ho aperte all’interno della Cisl". In un'intervista al "Messaggero", spiega che è il sindacato il posto in cui si sente a casa. "Ho deciso di non abbandonare la mia casa naturale". E rincalza ("La Stampa"): "In realtà non mi sento attratto dalla politica. Io sono un uomo del sociale".

Sul sito internet della Cisl la rassegna stampa degli articoli usciti oggi su questo tema.