15/01/2014
Il Consiglio Regionale sblocca i 52 milioni per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga.
Cagliari, 14 gennaio 2014 - mentre si svolgeva l’ennesimo Sit in di protesta, organizzato da Cgil, Cisl, Uil, nel piazzale di Via Roma a Cagliari, il Consiglio Regionale ha approvato il provvedimento di modifica della legge 34 che, di fatto, sblocca i 52 milioni ( 30 milioni di stanziamento e 22 di risorse che non erano state utilizzate) , più volte annunciati, tanto attesi da migliaia di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e che si ritrovano in mobilità.
In attesa che venga definita la convenzione e gli atti amministrativi con l’Inps, la Sfirs dovrebbe finalmente anticipare ciò che “ tecnicamente” sarebbe dovuto essere fruibile prima della festività Natalizie.
Purtroppo, i soliti pasticci burocratici e forse anche un certo disimpegno della Politica di palazzo, hanno consentito che a oggi, oltre diecimila persone in Sardegna, non hanno percepito un centesimo di sostegno al reddito, da oltre un anno determinando una situazione sociale veramente incomprensibile.
L’atto di ieri dovrebbe aver risolto, con una modifica alla legge 34, la possibilità di usufruire del sussidio.
Sono otre 28.000 le persone che nel 2013 hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali, di cui 12.763 in provvedimento di cassa integrazione ( x 2.191 aziende) e di cui 4.973 mila lavoratori sono della Provincia di Cagliari.
Per quanto riguarda la mobilità il dato si assesta a 15.643 persone che hanno fatto richiesta, di cui 5.744 nella Provincia di Cagliari.
Pur soddisfatti del risultato di ieri, rimane l’incognita per garantire la copertura finanziaria degli ammortizzatori dell’anno 2013 ( mancano all’appello 60 milioni) e le condizioni per addivenire ad un accordo istituzionale per il 2014.
Di recente, una circolare ministeriale invita le Regioni di non stipulare accordi che vadano oltre la durata di 6 mesi, proprio per la limitatezza delle risorse stanziate in campo Nazionale.
Si prospetta anche un 2014 vertenziale sul piano degli ammortizzatori sociali, e non solo, per cui dovranno essere promosse iniziative sindacali per affrontare un annoso problema, che se non gestito nella logica delle politiche attive del lavoro, rappresenterà l’ emergenza sociale prioritaria della Sardegna.
Nei prossimi giorni si avrà un quadro più definito di come la Regione abbia intenzione di organizzare le procedure per la liquidazione delle risorse finanziarie sbloccate ieri in Consiglio e farle arrivare” tecnicamente” ai percettori.