08/02/2006
Formazione professionale:mobilitazione 8 febbraio 2006
COMUNICATO SULLO SCIOPERO REGIONALE
DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Cagliari 8 Febbraio 2006


Il Coordinamento Regionale Formazione Professionale della CISL-Scuola Sardegna,

DICHIARA
lo SCIOPERO GENERALE per l’intera giornata dell’8 febbraio 2006 CONTRO gli oltre 1000 LICENZIAMENTI già annunciati per i lavoratori (legge regiona-le 42/1989 e legge regionale 47/1979) del settore della Formazione Pro-fessionale

PER
una formazione professionale di qualità e una riforma condivisa che tuteli i diritti dei lavoratori e degli utenti

CONTRO
1)le scelte della Giunta Regionale miranti allo smantellamento della Forma-zione Professionale in Sardegna;
2)il mancato rispetto dell’accordo sottoscritto da CGIL-CISL-UIL con il Pre-sidente Soru il 29.10.2004 sulla spesa dei bandi POR, che a tutt’oggi non ha prodotto risultati significativi;
3)il mancato Piano Formativo con risorse POR per i giovani sardi che hanno già assolto l’obbligo formativo;
4)il Disegno di legge sull’esodo del personale (legge regionale 42/1989) perché non prevede copertura contributiva/previdenziale per i lavoratori;
5)il Disegno di legge sulla ricollocazione del personale in quanto non valu-ta adeguatamente la praticabilità della proposta, ma si limita a enuncia-zioni generiche;
6)il mancato riconoscimento per la totale copertura finanziaria della legge regionale 42/1989 in caso d’inattività formativa;
7)le strumentalizzazione di chi sposta la discussione intorno all’obbligo scolastico, utilizzando come paravento istituzionale il non riconoscimen-to delle vere necessità formative in Sardegna e dei diritti di cittadinanza dei Sardi.

MOBILITAZIONE a Cagliari
con raduno alle ore 10.00 presso Parcheggio fronte Fiera Campionaria Viale Diaz


CORTEO
verso Via Roma sino al Consiglio Regionale, con richiesta d’incontro ai Capi Gruppo del Consiglio, per illustrare le proposte sulla Formazione Professio-nale da inserire nel
collegato alla Finanziaria regionale 2006, in fase di discussione.


LA VERITÀ SUGLI IMPEGNI MANCATI DELLA REGIONE SULLA
RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFES-SIONALE




Circa la ricollocazione presso altre istituzioni o enti del personale di cui all’albo della Legge regionale 42/1989 si precisa che nella legge finanziaria regionale del 2005 al comma 4 dell’articolo 9, insieme ad un richiamo all’incentivo all’esodo, si annunciava un DDL che entro novanta giorni avrebbe normato anche la ricollocazione.
A sei mesi dalla scadenza dei novanta giorni il DDL è stato solamente approvato dalla Giunta il 31 agosto 2005 ma non è stato discusso con le organizzazioni sindacali.
Al contrario, rispetto agli impegni assunti, il DDL collegato alla Finan-ziaria 2006 all’articolo 15, comma 6, prevede che «i Comuni e le Pro-vince, in relazione alle funzioni e ai compiti in materia di formazione professionale, servizi all’impiego e politiche del lavoro, possono indi-re, sulla base della disponibilità delle rispettive piante organiche, pubblici concorsi anche per titoli, che tengano conto dell’esperienza lavorativi maturata dal personale della formazione professionale iscritti all’albo di cui alla legge regionale 42/1989».
Si è di fronte, per quel che riguarda la pubblicizzazione del personale, ad uno scaricabarile sugli enti locali che comunque sono obbligati ad assumere tramite selezione e concorsi.
Dunque la Regione vuole azzerare il sistema, bloccando l’attività, so-stenendo un incentivo all’esodo senza prevedere contributi previden-ziali e non valutando l’anzianità contributiva dei lavoratori.
Nel frattempo, gli enti hanno già avviato le procedure per i licenzia-menti collettivi a seguito delle ingenti risorse non spese dalla Regione (ma chi andrà a gestire queste risorse, una volta demolito l’attuale si-stema?) e del mancato rispetto della legge regionale 42 sulle retribu-zioni dei dipendenti della formazione professionale.