31/01/2014
Ammortizzatori sociali 2014. Firmato accordo sulle procedure
Sottoscritta il 29 Gennaio 2014 l’intesa tra Assessorato del Lavoro, sistema delle imprese, autonomie locali e sindacati regionali per attivare le procedure inerenti agli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Si sblocca finalmente per il mondo del lavoro sardo una fase delicata, che, nei prossimi giorni, consentirà l’avvio delle procedure per ottenere l’assegno Cig- mobilità in deroga e far arrivare ai lavoratori aventi diritto la quota spettante, purtroppo esigua, dei 17 milioni di euro attribuiti la scorsa settimana dal Governo alla Regione Sardegna.
A partire dal prossimo 14 febbraio i lavoratori e le imprese aventi diritto potranno inoltrare le domande al SIL (Servizio Informazione Lavoro) per ottenere il riconoscimento del sussidio che , da quest’anno, sarà pagato mensilmente fino a giugno 2014, con una procedura eventualmente prorogabile fino alla fine dell’anno. "Con questo sistema -scrivono i segretari regionali Cgil, Cisl e Uil Marinora Di Biase, Giovanni Matta e Terenzio Calledda - si eviterà il ripetersi degli inconvenienti del 2013, con ricadute sul 2014. Infatti, un certo numero di lavoratori l’anno scorso ha potuto incassare tutto il dovuto, mentre circa 15 mila degli aventi diritto ancora oggi non hanno ricevuto neppure un euro". A giudizio del sindacato l’accordo rappresenta sicuramente un passo importante che potrà alleviare i disagi di numerose famiglie. Cgil, Cisl e Uil, per altro, attendono dalla Regione esaurienti risposte almeno su due questioni: 1) garanzia delle risorse per tutto il 2014, condizione irrinunciabile per il sindacato sardo. La prima ripartizione statale è, infatti, decisamente inferiore a quanto richiesto e ai bisogni dei lavoratori sardi. 2) Saldo 2013: la convenzione per spendere 52 milioni di euro di competenza regionale non è stata ancora firmata, mentre si attende che il governo, come da impegno dello scorso novembre, trasferisca alla Sardegna 127 milioni di euro, importo necessario per soddisfare le attese di oltre 15 mila lavoratori che da gennaio 2013 non hanno ancora percepito alcuna indennità.