09/02/2006
10 febbraio: Una bertula di solidarietà. Manifestazione a Cagliari in Viale Sant'Ignazio.
MANIFESTAZIONE

TERZA GIORNATA DELLA SOLIDARIETA’
PER LA POVERTA’ IN SARDEGNA
CAGLIARI 10 FEBBRAIO 2006

UNA “BERTULA” DI POLITICA SOLIDALE

Da qualche anno noi, rappresentanti della chiesa, della società civile, del mondo politico, economico, sociale e culturale, abbiamo iniziato un percorso per dare voce e visibilità alle persone e alle famiglie che, nella nostra Regione, vivono in condizioni di povertà.
Come sappiamo, sono diverse le cause di questo fenomeno. Soprattutto alcune ci sembrano decisamente gravi: la mancanza di un reddito sufficiente per se stessi e per la propria famiglia e la mancanza di lavoro.
Le povertà vecchie e nuove si sono aggravate anche a causa delle difficoltà del sistema produttivo industriale regionale che si ripercuote sui redditi e quindi sui lavoratori e sulle loro famiglie. La crisi delle aziende, la cassa integrazione ha collocato tanti lavoratori in una situazione di grave disagio sociale. Per molti si sono aperte le porte del licenziamento. Le conseguenze sono facili da immaginare: difficoltà a trovare nuova collocazione nel mercato del lavoro, incertezza del futuro per sé stessi e per le proprie famiglie.
La povertà da mancanza di lavoro colpisce soprattutto i giovani: molti di essi non sono ancora riusciti ad inserirsi in una esperienza lavorativa; altri svolgono lavori segnati dalla precarietà, per quanto riguarda la durata, e con una retribuzione insufficiente o inadeguata alla loro formazione. Anche per questi motivi tanti di essi hanno dovuto scegliere la strada dell’emigrazione.
I tagli ai servizi, erogati alla comunità, contengono ulteriori motivi di disagio.
Spesso la povertà materiale si intreccia anche con altri aspetti che attentano la dignità della persona umana e la sua libertà: la mancanza di senso, di diritti, di partecipazione, di giustizia.
Tutto questo crea per tanti l’esclusione dalla vita sociale e dalla possibilità di vivere da protagonisti in questo tempo e in questo territorio.
L’indagine sulla povertà, recentemente presentata dall’Istat, mostra un quadro che tende a peggiorare: le famiglie povere erano in Sardegna il 15,4% nel 2004, con un aumento di oltre due punti percentuali, rispetto al rilevamento dell’anno precedente.
La povertà è aumentata soprattutto per le giovani coppie, per le coppie con più figli, per le famiglie di lavoratori dipendenti. Non possiamo dimenticare i disoccupati, i cassintegrati, i lavoratori in mobilità, gli LSU, le pensioni integrate al minimo, i non autosufficienti. A queste si associano le povertà degli immigrati, sempre più presenti nelle nostre comunità

E’ evidente che le azioni di contrasto, se pure vi sono, non stanno contribuendo ad arginare il fenomeno.

Abbiamo incominciato questo cammino di attenzione verso le povertà vecchie e nuove con una manifestazione a Laconi, il paese natale di S. Ignazio, che si propone ancora oggi come esempio di povertà e di assoluta disponibilità per i poveri e i bisognosi.
In una successiva manifestazione a Cagliari, il Presidente della Giunta Regionale ha incontrato i responsabili delle Associazioni, ha promesso e poi ha istituito l’”Osservatorio Regionale per le povertà in Sardegna”. Con la nuova legge sui servizi alla persona questo organismo ha assunto un ruolo strategico per la definizione delle politiche.
Continuando la scelta del linguaggio simbolico, abbiamo fatto tappa a Baradili, il più piccolo comune della Sardegna, per segnalare l’importanza di partire dagli ultimi, nella programmazione economica e politica dell’Isola.
Ora ci siamo voluti dare di nuovo appuntamento, con una manifestazione a Cagliari (10.02.2006) e un percorso dalla chiesa di Sant’Ignazio alla sede dell’Amministrazione Regionale. Con questo itinerario vogliamo mettere in evidenza, da una parte il mondo dei poveri e la loro richiesta di attenzione e di intervento, e dall’altra il ruolo della Politica e la sua responsabilità di intervenire e di trovare soluzioni adeguate al dramma di tante persone e di tante famiglie.

Il Coordinamento che abbiamo costituito vuole mettere in evidenza la solidarietà verso i poveri.
La riflessione comune ci suggerisce la scelta di campo di stare dalla loro parte: essi devono cominciare a contare nella considerazione di tutti e nella organizzazione sociale.
Vogliamo condividere la contestazione di ogni manifestazione di disuguaglianza e ci impegniamo nella lotta contro ogni forma di ingiustizia.
“Sa bertula”, che abbiamo da qualche tempo scelto come simbolo, non è piena dei pacchi-dono della società dei consumi, ma della attenzione sociale verso i poveri e delle proposte politiche di rinnovamento della società sarda.

Chiamiamo gli imprenditori a valutare con noi le strade migliori per favorire la crescita delle imprese e dell’occupazione, secondo una responsabilità condivisa.


Chiediamo ai responsabili dell’azione politica:

-che si dia concretezza all’ “Osservatorio sulle povertà” istituito nel 2004 e ora parte della Legge regionale n. 23/2005 sui servizi alla persona;
-che si istituisca un fondo per la non-autosufficienza, che sostenga i cittadini più disagiati e le loro famiglie e li renda portatori del diritto alla cittadinanza attiva;
-che si garantisca ai non-abbienti un reddito che consenta loro di emergere da una condizione di insignificanza sociale per assumere quella di cittadini attivi, finanziando il reddito di cittadinanza previsto dalla legge 23/2005;
-che si attivino le politiche per il lavoro, perché tutti si sentano protagonisti nella realizzazione della propria storia, nel sostentamento della propria famiglia e nell’azione sociale;
-che le leggi 20 e 23 del 2005 vengano adeguatamente sostenute in sede di bilancio;
-che venga data concreta attuazione alla “lettera e) art.24 della L.R. 16/97” per le implicanze che essa contiene in riferimento a soggetti in condizione di grave svantaggio:


IL COORDINAMENTO
delle Associazioni impegnate nella lotta contro la povertà e per la giustizia sociale

Pastorale del lavoro, Cisl, Uil, Cgil, CSV Sardegna Solidale, Acli, Caritas Sardegna



APPUNTAMENTO VENERDI’ 10 FEBBRAIO ALLE ORE 9,30
IN VIALE SANT’IGNAZIO A CAGLIARI

CORTEO FINO A VIALE TRENTO