15/05/2014
L'AIAS LICENZIA UNA LAVORATRICE PORTATRICE DI HANDICAP
"La notizia del licenziamento di una lavoratrice AIAS portatrice di handicap stupisce soprattutto per la sua gratuita brutalità. Un gesto - si legge in una nota firmata dal segretario regionale confederale, Ignazio Ganga, e dal segretario generale regionale Funzione Pubblica, Davide Paderi - che impegna tutta la CISL a proseguire una battaglia per i lavoratori AIAS coinvolti nella crisi, che non meritano una situazione così grave e, permanendo l’attuale situazione di tensione, difficilmente recuperabile". Secondo i sindacalisti "il licenziamento rappresenta l'ennesima provocazione, oltre ad una volontà antisindacale sempre più manifesta alla quale la CISL risponderà in tutte le sedi e con grande fermezza, considerata l’arroganza con cui l’Associazione continua a gestire le vicende lavoristiche che in meno di un anno hanno riscontrato una raffica di licenziamenti, insieme ai noti ritardi nell’erogazione dei salari. Stupisce che proprio l’AIAS, (Associazione che ha come “mission” il miglioramento della qualità della vita delle persone con handicap) "compia un gesto in totale contrasto con i suoi principi ispiratori non applicando, rispetto alla lavoratrice in questione, le indicazioni della Commissione Medica della Asl 7 di Carbonia". Infatti, la Commissione sanitaria aveva stabilito che la condizione invalidante (sopraggiunta in costanza di lavoro) era circoscritta alle funzioni originarie della lavoratrice, mentre riconosceva alla lavoratrice la perfetta idoneità a svolgere altre mansioni, peraltro maturate e certificate alla stessa nell’ambito del previsto percorso di formazione e riqualificazione delle persone interessate ai processi di cassa integrazione. "Il licenziamento rappresenta - scrivono Ganga e Paderi, segretari Cisl - l'ennesima provocazione, oltre ad una volontà antisindacale sempre più manifesta alla quale la CISL risponderà in tutte le sedi e con grande fermezza, considerata l’arroganza con cui l’Associazione continua a gestire le vicende lavoristiche che in meno di un anno hanno riscontrato una raffica di licenziamenti, insieme ai noti ritardi nell’erogazione dei salari. Secondo la CISL sarda e la Federazione dei lavoratori dei pubblici servizi, il licenziamento è in totale violazione delle norme e regole in materia di rapporto di lavoro applicate in tutte le aziende sia pubbliche che private del Paese". "Ma ciò che mancava ad oggi, nelle complesse vicende AIAS, per le quali - scrivono Ganga e Paderi -abbiamo sempre manifestato la massima attenzione sindacale a tutela di tutti i lavoratori impiegati, era una caduta di stile di un’associazione che, pur avendo come principio la cura dei portatori di handicap, ha deciso di mettere alla porta un’operatrice che, come unico torto nel suo percorso professionale, ha avuto quello di incorrere in un serio problema di salute". Una situazione che, oltre a dover essere esaminata nelle giuste sedi amministrative, dovrà essere approfondita con le Istituzioni dell’Isola. La CISL sarda chiede sulla vicenda un risolutivo intervento dell'Assessore regionale della sanità, Luigi Arru, e della competente Commissione consiliare. "Giunta e Consiglio - conclude la nota di Ignazio Ganga e Davide Paderi - non possono ritardare ulteriormente l’esame del declino, ormai non più gestibile, dell’Associazione AIAS che sembra aver perso di vista il valore sociale delle proprie ragioni ispiratrici".