L’accordo quadro sulla cassa integrazione in deroga e mobilità sollecitato da Cgil, Cisl e Uil resta vincolato all’attesa del decreto nazionale che ridefinirà criteri e risorse: è quanto emerso nel con-fronto di stamattina tra i sindacati e l’assessore del Lavoro. Resta quindi altissima la preoccupazione dei sindacati rispetto alle coperture finanziarie e ai parametri che verranno fissati per il 2014.
Marinora Di Biase (Cgil), Oriana Putzolu e Giovanni Matta (Cisl), Gianni Olla (Uil) hanno chiesto di accorciare i tempi in vista dell’imminente scadenza (30 giugno) del precedente accordo siglato a inizio anno. “E’ indispensabile una proroga – hanno detto i confederali – perché in alternativa assisteremmo a ulteriori licenziamenti che peggiorerebbero ulteriormente il drammatico quadro di crisi in atto”.
In questi primi sei mesi, sono già arrivate 15 mila 700 domande di mobilità e oltre 8 mila richieste di cassa integrazione da parte di 1470 aziende. “Una situazione drammatica alla quale occorre far fronte da subito monitorando anche le decisioni che verranno prese a livello nazionale”, hanno detto i segretari confederali aggiungendo che le strutture nazionali dei sindacati sono mobilitate affinché siano destinate tutte le risorse necessarie a coprire la richiesta di ammortizzatori.
Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre reiterato il monito sui 52 milioni di fondi regionali utilizzati per le anticipazioni dei sussidi 2013, affinché restino vincolati allo stesso fine a cui li ha destinati la legge: “Sono risorse che potrebbero essere utili per gestire meglio anticipazioni e eventuali criticità per il 2014”. Fra le rivendicazioni dei sindacati, le politiche attive per il lavoro, “da attuare anche attraverso la buona programmazione dei fondi comunitari, con misure volte alla riqualificazione e al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione”.