"L’eventuale cessione del Petrolchimico di Sarroch, priverebbe - scrivono in una nota comune Fabio Enne (segretario regionale Cisl), Mimmo Contu (segretario generale Cisl Cagliari) e Marco Nappi (segretario generale regionale chimici Cisl) - la Sardegna della presenza dell’ENI in un sito industriale, per altro con forti prospettive di sviluppo, compromettendo di fatto l’intera area industriale di Sarroch e quindi anche la raffineria della Saras. La Cisl proporrà alla CGIL e alla Uil e alla Confindustria di attivare un percorso unitario per la creazione di un tavolo con la Presidenza della Giunta regionale per un confronto di merito che possa vedere uniti sindacati, imprese e Regione nel contrastare l’ennesimo attacco all’apparato industriale ed economico sardo. L’elemento che ha scatenato questo ulteriore disimpegno di ENI pare sia dettato dalla crisi in cui versa l’intero sistema della raffinazione italiana che ha visto la chiusura di tre raffinerie – oltre alle innumerevoli crisi in atto, compreso il sito di Sarroch, dove rischiano il lavoro diverse centinaia di lavoratori tra diretti e indotto". Il sindacato è molto preoccupato. L'Eni, infatti, con la sua reiterata politica di dismissioni sta avvalorando le preoccupazioni sindacali relativamente al processo di disimpegno dalla Chimica e in particolare dalla Sardegna. Tutte le operazioni effettuate dall’Eni nel settore della Chimica in Sardegna, tranne quella della chimica verde di Porto Torres, che dovrebbe entrare a regime nei prossimi anni, si sono rivelate negative, determinando forti contrazioni occupazionali e di fatto indebolendo, strutturalmente, l’apparato Industriale locale, nonostante la posizione strategica e tre pontili di attracco e due aree completamente strutturate per ricevere possibili nuovi insediamenti industriali. La Cisl ritiene l'esperienza Matrica ( chimica verde) un modello di reindustrializzazione da prendere a esempio e da concretizzare nelle aree coinvolte dal disimpegno Eni. Infine, considerato che lo stabilimento di Sarroch è parte integrante del gruppo ENI, la Cisl esprime netta contrarietà al disimpegno dal sito Cagliaritano. Tale contrarietà è stata formalizzata anche dai vertici nazionali del sindacato e riassunti nel documento del coordinamento Unitario di Nazionale di categoria della Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil del gruppo Eni, riunitosi a Roma il 18 Luglio.
In allegato il comunicato stampa Cisl