30/07/2014
Bonanni: “Il Governo faccia rispettare gli accordi sulla chimica o sara' il deserto"
Così il Segretario Generale della Cisl, intervenuto insieme ai leader di Cgil e Uil, al presidio a Piazza Montecitorio in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori delle raffinerie italiane. "La questione Eni è una vicenda simbolo dell’Italia che sarà: se il Governo non interverrà, se farà da scaricabarile, il Paese presto si trasformerà in un deserto. Senza investimenti non ci può essere lavoro”.


Roma, 29 luglio 2014. "Palazzo Chigi convochi subito il sindacato e faccia rispettare gli accordi sottoscritti con Eni chiarendo anche cosa il Gruppo vuole fare sui pozzi italiani di petrolio e gas". Lo ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenuto (TG CISL) con i leader di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, al presidio a Piazza Montecitorio organizzato per lo sciopero nazionale delle maestranze dell'Eni, proclamato da dalle federazioni dei chimici di Cgil, Cisl e Uil per dire insieme ai lavoratori delle raffinerie Eni 'no alla chiusura dell'impianto di Gela" e protestare contro il disimpegno aziendale che minaccia di chiudere tre delle sue cinque raffinerie e due petrolchimici.

"Se L'Eni disinveste - avverte Bonanni - non fa che dare un segnale di sfiducia nel Paese e se il Governo farà da scaricabarile l'Italia presto si trasformerà in un deserto. Come si fa a pensare - ha detto Bonanni - che il lavoro ci possa essere senza l'investimento. Come si può pensare che possiamo andare avanti sull'economia senza contare sulle produzioni. Come pensare che investitori italiani e stranieri investano nel nostro paese se un'azienda così grande, che ha come azionista lo Stato che ne può disporre come vuole, dà un segnale di sfiducia rispetto al proprio paese. Perchè questa incertezza è la dimostrazione che il governo non ha fiducia nei punti di forza che ha. Ecco perchè questa vicenda va oltre l'importantissima vicenda che riguarda siti industriali storici come quelli rappresentati qui. Gli accordi sottoscritti si mantengano e chiediamo che al più presto Palazzo Chigi convochi i sindacati e che ci dica che intende fare affinchè gli accordi sottoscritti poco tempo fa dall'Eni con le organizzazioni sindacali vengano rispettati".