24/01/2015
Cgil, Cisl, Uil Regionali siglano l'intesa con la Regione Sarda per gli ammortizzatori sociali ma denunciano l'inadeguatezza delle risorse stanziate.
Ieri sera è stato firmato in Assessorato regionale del lavoro il verbale d’accordo per la prima concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015.
I sussidi per la CIGD potranno essere concessi per un periodo non superiore a cinque mesi. Otto mesi invece per la mobilità, che non potrà essere concessa ai lavoratori che abbiano già beneficiato dell’ammortizzatore sociale per almeno tre anni anche non continuativi.
Nell'incontro, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha rappresentato la situazione desolante delle risorse finanziarie degli ammortizzatori sociali 2014, e l'Inps regionale si è impegnato a completare il pagamento fino a esaurimento dei fondi, a oggi, trasferiti dal Ministero.
Per quanto concerne la copertura totale del fabbisogno relativo agli altri mesi del 2014, l’assessore del Lavoro Mura ha detto che c’è l’impegno a reperire ulteriori risorse ministeriali e regionali.
Cgil, Cisl e Uil hanno espresso grande preoccupazione e hanno firmato l’accordo di oggi solo per senso di responsabilità, come atto dovuto e quasi per dovere, ma nel complesso ritengono totalmente insufficiente la risposta della Regione Sarda sulla grande emergenza del Lavoro.
Non ci sono state risposte sulla destinazione dei 52 milioni stanziati dal Consiglio regionale per il lavoro e non si riscontrano risorse nella Finanziaria 2015.
Inoltre si rimane in in attesa dei 120 milioni derivanti dalla quota di riparto Nazionale sui 2,5 mld complessivi per un fabbisogno di circa 180 mln dello lo scorso anno”.
E’ questa la valutazione unanime sull’intesa per gli ammortizzatori sociali in deroga e sulla mobilità 2015 da parte di Cgil, Cisl, Uil, quindi quasi sicuramente si va verso la mobilitazione.
Non si intravede un minimo di prospettive e davanti ad una situazione così delicata il sindacato deve reagire: dichiara Oriana Putzolu - segretario generale della Cisl Sarda, inoltre è corretto dire che la firma di oggi è solo una presa d’atto ma è chiaro che per il 2014 e il 2015 non ci sono risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga e per la mobilità, anzi per il 2014 si è fermi ad aprile e si rischia che altri lavoratori espulsi dal mercato del lavoro non abbiano sussidi.
In questo quadro la risposta non può essere quella dei 26 milioni per la flexsecurity e dei servizi per il lavoro che sono ancora in uno stato precario”.