04/02/2015
FINANZIARIA 2015 E FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA. LA CISL SARDA PRONTA ALLA MOBILITAZIONE
La Giunta Pigliaru non può inaugurare la sua speciale spending review con tagli generalizzati al sociale e alle categorie più deboli. In particolare al “Fondo per la non autosufficienza”. Interventi di questo tipo sulla pelle dei poveri sono estremamente gravi, perchè rivolti a persone particolarmente sofferenti e a famiglie pesantemente colpite dalla vita". Per impedirli, la Cisl, che ha fortemente lottato per l’istituzione in Sardegna del “Fondo per la non autosufficienza”, è pronta a mobilitare lavoratori e pensionati. La Finanziaria regionale 2015, se non verrà corretta prontamente in Commissione e in Consiglio, rischia di essere caratterizzata da tagli ingiustificati. Sicuramente sul fronte dell’inclusione sociale, dove dai 248.596 milioni di euro del 2014 si passerà, nel 2015, a uno stanziamento pari a € 244 milioni (- 4.596.000). "Una scelta di programmazione economica e finanziaria autolesionista", secondo il segretario generale regionale Oriana Putzolu e il segretario regionale dei pensionati, Piero Agus. "Nella no-stra Regione, infatti - dicono i due sindacalisti - la percentuale di spesa per l’assistenza collettiva risulta sottodimensionata rispetto agli stessi criteri che la Giunta si è data nel 2012, come pure sottodimensionata risulta la spesa per l’assistenza distrettuale a favore di quella ospedaliera. La politica della coperta corta applicata dall’Esecutivo Pigliaru al sociale andrà, dunque, a scaricarsi sui costi ben più alti delle degenze ospedaliere. Meno assistenza in famiglia dei malati con gravi problemi uguale un maggior numero di ricoveri". "La Giunta regionale - si legge in un documento della Cisl sarda - non si è accorta che l’aumentato indice di vecchiaia ( il 1° gennaio 2014 la Sardegna registrava 350.131 ultrasessantacinquenni, pari al 21,04% della popolazione isolana) e la peggiorata situazione epidemiologica hanno inciso sul numero dei non autosufficienti. Solo questa considerazione avrebbe richiesto un aumento delle risorse a valere sul “Fondo per la non autosufficienza”. La Giunta Pigliaru non solo ha fatto esattamente il contrario di quanto logicamente richiesto, ma è venuta meno al criterio della “triennalizzazione” dello stanziamento per le politiche sociali sollecitato, invece, dalla Cisl sarda". "In materia di inclusione sociale sarebbe opportuno - conclude la nota sindacale - che il presidente Pigliaru e l’Assessore Paci abbandonassero la scure a favore del monitoraggio e del controllo sull’efficacia delle spese.