La Segreteria della Fistel Cisl di Cagliari, relativamente alla riunione tenutasi il 24 Febbraio con il nuovo Sovrintendente del Teatro Lirico, non condivide la rimodulazione del personale che si sta avviando senza il coinvolgimento necessario e senza le dovute motivazioni presentate alle OO.SS .
Queste azioni radicali generano frustrazione nei lavoratori e non aiutano l’azienda ad uscire da una situazio-ne di conflittualità che si protrae ormai da lungo tempo.
Non è stata presentata la documentazione che consenta l’analisi della grave situazione economica illustrata verbalmente, e si ha comunque l’impressione che si stia avviando un piano di risanamento in modo unilate-rale. Il problema del Lirico di Cagliari non è sicuramente da ricercarsi nel costo del personale che a tutt’oggi è il più basso di tutte le fondazioni lirico sinfoniche italiane; va sicuramente tenuto sotto controllo ma non è la causa del debito. Il Lirico di Cagliari non può vivere senza i lavoratori precari, visti gli organici ridotti delle masse artistiche e tecniche.
La Sovrintendente non ha fornito informazioni alle OO.SS. in merito alle scelte organizzative dello staff (Di-rettore artistico, Direttore del personale, Maestro del coro, Direttore di produzione, Direttore degli allestimenti scenici) e del personale impegnato nella futura stagione sinfonica e lirica. I brevi cenni sulla produzione lirica, che “prudenzialmente” si à limitata a tre soli titoli, preoccupano questa Segreteria che teme la diminuzione degli incassi di botteghino, del punteggio FUS e una pericolosa sottoccupazione del personale dei precari storici.
Mentre il pubblico attende notizie certe sulla stagione, i lavoratori chiedono risposte urgenti:
1) Quale è la reale situazione economica sia sotto il profilo patrimoniale che sotto quello economico-finanziario ?
2) Non si è ancora proceduto in ottemperanza alla legge Bray alla determinazione degli organici funzionali triennali (intendendo per tali gli organici a tempo indeterminato e determinato necessari per la produzione evidentemente triennale). Quando lo si intende fare?
3) Qual è la politica artistica e il progetto culturale che la Sovrintendente intende portare avanti per realizzare una programmazione di qualità per una delle 14 Fondazioni Lirico-sinfoniche?
4) Quali sono i percorsi avviati dalla Sovrintendente che nelle vesti di manager non ha il ruolo di “ commissario” ma deve attuare strategie di attrazione di fondi per risollevare l’azienda?
Il Lirico di Cagliari è fortemente penalizzato dal contributo Fus Nazionale, ad oggi il più basso d’Italia .
La Regione Sardegna ha portato il contributo da 9.200.000 euro (anno 2012) a 5.700.000 euro ed il Comune di Cagliari ha tagliato 200.000 euro, pur sapendo che il Lirico deve risanare il debito pregresso.
Il taglio dei contributi ne vanifica la ripresa.
La Fistel-Cisl chiede con forza di cambiare immediatamente rotta: è indispensabile una assunzione di re-sponsabilità e coraggio nell’intraprendere un nuovo percorso, condiviso con gli enti locali e con il massimo coinvolgimento di tutti i lavoratori per la ripresa del Teatro Lirico di Cagliari.
Annalisa Pittiu coordinatrice dello spettacolo Fistel Cisl