20/04/2015
La tragedia sul Canale di Sicilia - Furlan: "Bisogna fermare con tutti gli strumenti pacifici e la solidarieta' questa catastrofe umanitaria"
"Sdegno e dolore per questa immane strage di donne, bambini, uomini anziani e giovani deceduti in mare per inseguire il sogno di una vita migliore. E' davvero una sconfitta per tutti", ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Il Governo intensifichi i suoi sforzi diplomatici per sollecitare una risposta operativa ed urgente della comunita' internazionale e dell'Europa".

19 Aprile 2015 - "Siamo tutti colpiti ed addolorati per questa immane strage di donne, bambini, uomini anziani e giovani deceduti nel Canale di Sicilia per inseguire il sogno di una vita migliore". Cosė il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan sulla ennesima terribile tragedia avvenuta davanti alle nostre coste. "Tutta la comunita' internazionale ed in particolare l'Europa non puo' assistere inerme ed insensibile di fronte a questa continua tragedia davanti alle nostre coste. E' davvero una sconfitta per tutti. Bisogna fermare con tutti gli strumenti pacifici e di solidarieta', questa catastrofe umanitaria attraverso un intervento coordinato dei paesi europei e delle istituzioni internazionali, con una lotta vera agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani". Lo sottolinea il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.
"La Cisl esprime il proprio sdegno ed il proprio dolore per questa ennesima tragedia sul canale di Sicilia. Come ha ricordato oggi Papa Francesco "sono uomini come noi che cercano una vita migliore, fuggendo dalla guerra, dalla poverta', dalle persecuzioni". Il Governo italiano deve intensificare i suoi sforzi diplomatici per sollecitare una risposta operativa ed urgente della comunita' internazionale e dell'Europa attraverso concrete politiche di accoglienza, di aiuti umanitari e di solidarieta' tra i popoli. Non bastano piu' le promesse. Bisogna fare presto, perche' altrimenti ci saranno altre tragedie ed altre vittime inermi dell'odio e della indifferenza del mondo intero".