COMUNICATO STAMPA
I lavoratori della Scaini si riuniscono in assemblea
I lavoratori della Scaini occupano da più di un anno e mezzo i locali del Comune di Guspini, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla drammatica situazione vissuta, che li ha portati alla soglia della povertà più assoluta.
Ieri, 23 febbraio, si è tenuta un’assemblea indetta dalla Cisl di Cagliari e del Medio Campidano, per sollecitare l’applicazione degli impegni presi dal Governo nell’incontro del 28 gennaio scorso, nel quale era stato promesso di approvare il decreto di accompagnamento alla pensione per i lavoratori sardi dipendenti delle aziende in crisi.
Nel corso dell’assemblea, sono emerse le preoccupazioni in merito all’approvazione definitiva del provvedimento, rinviato alla settimana prossima per l’assenza del ministro Tremonti, ma si è comunque valutato positivamente il percorso avviato in questi giorni, anche grazie alle iniziative e alle mobilitazioni sindacali delle scorse settimane.
Se venisse confermato, il decreto consentirebbe a circa il 50% dei lavoratori della SCAINI di poter accedere alla pensione nei prossimi 7/10 anni, rendendo probabilmente meno complicati i percorsi di rioccupazione per i rimanenti lavoratori.
A questo proposito, è stata ribadita dalla CISL e da tutti i lavoratori l’esigenza di continuare nella lotta per raggiungere l’obiettivo del riavvio delle attività per tutti i lavoratori rimasti.
Per questo, non si può però credere a facili promesse fatte da imprenditori poco corretti, che di tanto in tanto appaiono sulla stampa locale, ma invece bisogna costruire una rete di alleanze tra forze sociali, istituzionali e sindacali, che persegua l’obiettivo con chiarezza e determinazione.
Su questo la CISL si impegna a sensibilizzare, ancora una volta, l’ENI, principale colpevole del caso SCAINI, e la Regione sarda, in modo da far giungere risposte definitive ai lavoratori.
Guspini 23/2/2006
Nota a cura della CISL di Cagliari