07/10/2015
6 Ottobre 2015 - Assemblea organizzativa UST Cagliari: la parola ai delegati.
Cagliari. Paola è iscritta alla Cis ldal 1991 e delegata al Comune di Cagliari da 4 anni."Ho scelto
la Cisl - dice - perché nel momento in cui ho deciso di impegnarmi nel sindacato era l'organizzazione che mi sembrava più credibile, costituita da persone serie e sempre a disposizione dei lavoratori". Paola che vive ad Assemini per 15 anni ha lavorato in due
comuni montani, poi nel 2006 ha chiesto un trasferimento al Comune, occupandosi per 9 anni dell'ufficio del personale.
"Essere delegata ha significato fare delle scelte - racconta -. Pur amando il mio lavoro all'interno dell'ufficio del personale, ho dovuto richiedere un trasferimento interno perché il mio
responsabile era il presidente della delegazione trattante. Per sgombrare ogni pregiudizio mi sono fatta trasferire, nonostante quel lavoro mi piacesse moltissimo”. Dei 1200 dipendenti del
Comune del capoluogo sardo, più del 120 sono iscritti alla Fp Cisl, la realtà più rappresentativa dal punto di vista sindacale.
Quando ha iniziato a lavorare nella impresa di pulizie dell'Università di Cagliari, Elisabetta pensava sarebbe stata solo un'esperienza estiva "Quasi subito la ditta mi ha assunta a tempo indeterminato
- spiega -. Quello che era iniziato come un lavoro stagionale, è da 15 anni il mio mestiere". Da 10 anni
Elisabetta è iscritta alla Fisascat e in 15 anni ha cambiato cinque aziende che sono subentrate con la gara d'appalto all'Università. "Mi sono iscritta quando una delle ditte che si sono susseguite
in questi anni ha creato qualche problema a noi dipendenti - afferma la sindacalista
Nel nostro settore ci sono stati spesso momenti di crisi e di incertezza dati dalle gare da appalto e ora dall'intervento della Cosip, che ha ridotto drasticamente le nostre retribuzioni".
Per Elisabetta svolgere l'attività sindacale è importante soprattutto per il lavoro di mediazione tra dipendenti e datore di lavoro. “Forse i delegati dovrebbero essere più formati,
avere più conoscenze e competenze aggiunge -, per dare supporto a chi ne ha bisogno e confida nella nostra organizzazione".
"Non ho accettato il distacco sindacale perchè credo che il contatto con i lavoratori sia fondamentale”. Valeria è delegata Fistel alla Comdata di Cagliari ed è componente di segreteria per la federazione regionale. “Sono una mamma, una moglie e una sindacalista, oltre che una operatrice di call center”, racconta Valeria che lavora nello stesso posto dal 2002. Lo stabile era
un tempo sede della Vol2, società finita in bancarotta fraudolenta e acquistata dalla Comdata nel 2011. "Tutti i 470 dipendenti sono stati assimilati dalla nuova società - dice la delegata
Fistel -, e adesso siamo cresciuti quasi del doppio”. Anche se per mantenere la commessa di Telecom, di cui Valeria di occupa, i dipendenti hanno dovuto lavorare senza percepire lo stipendio
per 5 mesi con una turnazione di 5 giorni su 7 e con un orario che può arrivare Fino alle 22.30. "Conciliare la mia vita privata con quella lavorativa e sindacale non è facile - ammette la sindacalista, che oltre ad un marito, ha una figlia di 4 anni - . Bisogna fare i giocolieri,
ma volere è potere. Mio marito poi ha insistito tantissimo affinche partecipassi
al Corso Lungo del Centro Studi di Firenze". "Abbiamo bisogno di farci conoscere tra i giovani - risponde Valeria quando le si chiede cosa cambierebbe all'interno dell'organizzazione -, aprendo le nostre sedi, diventando un punto di riferimento e di aggregazione sociale”.

"Il documento nazionale della Cisl, con le sue 36 tesi rappresenta una analisi attenta e coraggiosa di una nuova visione sindacale e organizzativa con dei percorsi che ci sentiamo di condividere
complessivamente - ha detto aprendo i lavori dell' Assemblea dell'UST di Cagliari tenutasi il 6 Ottobre a Cagliari, il segretario generale territoriale Mimmo Contu -. "Va sicuramente condotta una attenta riflessione ai vari livelli sulla nostra struttura organizzativa: la Cisl deve infatti saper coniugare pianificazione di linee strategiche e investimenti organizzativi,
Con flessibilità di risposta e capacità di elaborazione e comunicazione; che le conferiscano dinamismo e efficacia nella sua azione. Occorre un nuovo equilibrio tra centro e periferia - ha
concluso il Contu -; la trasparenza, la certezza ed il decentramento delle risorse e sulle dovute verifiche periodiche"
"Nella prima segreteria abbiamo deciso di convocare l'assemblea organizzativa
nazionale e di rivedere il regolamento economico, al quale se non ci si attiene, si decade automaticamente - afferma concludendo i lavori il segretario
confederale Giuseppe Farina. "Dobbiamo cambiare la maniera di rapportarci
con Governo e lavoratori – afferma Farina. "Il sindacato confederale si è finora fondato sui contratti nazionali e sulla concertazione, e sono due strumenti ormai in crisi. E' necessario passare
da questi due elementi ad un nuovo approccio strategico con il territorio, e il nuovo soggetto che deve essere il protagonista del nostro cambiamento sono i nostri delegati, i lavoratori
che ci rappresentano nei loro posti di lavoro.
-La relazione della Segreteria e il documento conclusivo nella sezione Documenti.
- Foto dell'evento nella sezione Foto gallery