21/12/2015
Scritte sui muri contro la Cisl a Cagliari : atto intimidatorio
La CISL, con le sue azioni, è da sempre schierata a favore delle persone più deboli, delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati e si ispira anche in Sardegna per l'affermazione dei valori universali di pace e di giustizia sociale: temi che la Confederazione sarda riafferma nella quotidianità del proprio agire sociale fondata sulla convivenza e sul dialogo.

Valori che ci portano a rigettare con convinzione le accuse scritte sui muri nelle vicinanze della centrale confederale Cagliaritana di Via Ancona e le macchie di vernice rossa che hanno imbrattato le insegne del Sindacato.

Un atto sbagliato e incomprensibile che vede affermazioni di dissenso per le politiche confederali a tutela degli assetti occupazionali dei lavoratori impiegati nel sistema difesa regionale che per la CISL sarda e la CISL cagliaritana non possono sfociare in forme di aggressione ma debbono rimanere all'interno dei canoni del confronto democratico.
Per la CISL sarda e cagliaritana trattasi di un episodio che non può essere sottovalutato in quanto conseguenza di un clima che si cerca di far montare contro il Sindacato di via Ancona, che ha l’unica preoccupazione di tutelare i lavoratori e di fare la sua parte nel salvaguardare, nella crisi, i posti di lavoro, compresi quelli che operano nelle basi militari, senza i quali, in assenza di modelli di sviluppo alternativi, non ci sono diritti da difendere.
Per questo, la CISL sarda e la Cisl Cagliaritana, rigettano il tentativo di intimidazione subito, riaffidando agli organi di informazione la propria posizione in materia di presenza militare nell'Isola.

La CISL ritiene, infatti, l’attuale dibattito sulla presenza militare nell’Isola non abbia tenuto conto del ruolo e delle tutele dei lavoratori impiegati nel sistema difesa regionale che conta, solo rispetto al personale civile, n. 1.101 operatori diretti più l’indotto caratterizzato da centinaia di società del sistema privato con migliaia di lavoratori occupati.
Una forza che richiama un’attenzione da parte della Regione Sarda e del Governo centrale ai fini di una sua preservazione in quanto sempre più sollecitata a causa dell’attuale dibattito e in merito al quale si ritiene doveroso acquisire le necessarie garanzie rispetto al futuro ribadendo anche garanzie sulle implicazioni di natura ambientale rispetto alle quali la Cisl da anni continua a sollecitare la necessità di perseguire l’idea della ricreazione delle condizioni ottimali attraverso opere di ripristino e bonifica e di eliminazione dei rischi nocivi.
Un ragionamento che fino a oggi è stato allargato ai contributi più svariati, ma non a quello delle Organizzazioni Sindacali Confederali rappresentanti i lavoratori sia dei ruoli civili dello Stato che del sistema dell’indotto privato.
Aspetto che per la CISL sarda e la CISL avrebbe dovuto prevedere anche un confronto sindacale da riconsiderare non trascurando pregiudizialmente l’attenzione dovuta a tali assetti occupazionali e che sollecita la Regione e il Ministero ad un confronto supplementare con le OO.SS. finalizzato a conseguire l’obiettivo di tutelare e allargare la forza lavoro unitamente all’esigenza di garantire la sicurezza delle Comunità presenti in prossimità delle strutture militari dell’Isola.
Atti dovuti per un sindacato che per sua natura deve stare affianco alle istanze dei lavoratori.
In tal senso, la Cisl continuerà a rappresentare in Sardegna e a Cagliari un presidio di Pace che continuerà a rappresentare l'unica vera utopia concreta di civiltà e recentemente espressi nell'assemblea organizzativa della CISL i cui documenti programmatori affermano che "senza la pace, per la CISL, non esiste giustizia sociale come senza giustizia sociale non può esserci pace".
Anche per la Cisl sarda In questa reciprocità risiede la civiltà del lavoro e l'essenza della nostra missione, il senso etico e politico delle nostre opere e la speranza dei nostri giorni.
Temi che continueranno a costituire l'essenza delle politiche sindacali in Sardegna rispetto alle quali la Cisl guarda avanti ribadendo che non saranno episodi di questa natura a fermarne la lotta per i giovani senza lavoro, le donne, i lavoratori e i pensionati.
Abbiamo la fierezza, l’onesta delle nostre azioni e la tranquillità che ci deriva dalla conferma di fiducia dall’aumento dei lavoratori manifestata anche in occasione dei recenti rinnovi delle RSU.

Ufficio stampa Cisl Sardegna