09/02/2016
Giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari della Scuola : Presidio di fronte alla Prefettura di Cagliari, in Piazza Palazzo,venerdì 12 febbraio p.v dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams
Territoriali Di Cagliari
Aderiscono e sostengono l’iniziativa unitaria nazionale indicendo una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari ed invitano il personale precario e tutti coloro che vogliono sostenere l’iniziativa a partecipare al
Presidio di fronte alla Prefettura di Cagliari, in Piazza Palazzo,
venerdì 12 febbraio p.v dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
L’iniziativa nasce per la totale assenza di confronto tra il Ministero e le organizzazioni sindacali su un tema, l’annunciato bando del concorso, che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno. Un precariato fatto di docenti in servizio da anni, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari, spesso costretti a trasferirsi in altra regione pur di avere un contratto a tempo determinato; di docenti della scuola dell’infanzia, vincitrici di concorso e/o inserite in GAE, ingiustamente estromesse dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere l’attuazione del percorso 0-6, smentito dalla legge di stabilità; di docenti cui è stata preclusa dal MIUR la possibilità di conseguire abilitazioni per TFA non attivati. La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni, ma nonostante ciò si lascia ad essi come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto.
Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità; ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi e tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una situazione che rende facilmente prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di occasioni di contenzioso.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams chiedono l’immediata apertura di un tavolo di confronto in cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità di quanti, per anni, hanno consentito di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento del sistema scolastico. Ciò può avvenire sia intervenendo sulle modalità di svolgimento delle prove concorsuali (facoltatività di alcune di esse a determinate condizioni, giusto bilanciamento nella valutazione dei titoli, ecc.), sia prevedendo un’articolazione dei piani assunzionali volta ad agevolare la stabilizzazione delle residue aree di precariato ricorrente.
I rappresentanti dei sindacati territoriali chiedono ancora al governo della Regione Sarda, come più volte richiesto, una tutela specifica per il precariato sardo, già fortemente penalizzato sia dalla cosiddetta “Buona Scuola” che dai continui tagli al Personale Ata dettati dalla Legge di Stabilità 2015 che, con il divieto di nominare supplenti sia per il personale docente che per il personale ATA, sta mettendo in ginocchio le scuole e sottraendo quelle poche occasioni di lavoro in una regione dove i tassi di occupazione sono già estremamente bassi.
In allegato il documento unitario