11/02/2016
Cisl e Uil intervengono sull’ Ente Fiera di Cagliari: La Commissaria della Camera di Commercio arriva tardi.
Lo affermano senza remore Giuseppe Atzori, Segretario Generale della Fisascat-CISL di Cagliari e Cristiano Ardau, Segretario Generale della UILTuCS di Cagliari e Sardegna.
Le Scriventi Federazioni sollecitano da tempo, dal 2013, un confronto serrato sul destino dell’Ente Fiera; prima con il Presidente Ignazio Schirru, poi con i vertici della Camera di Commercio Deidda, e in queste settimane con la Commissaria Piras.
Ad’oggi però latitano risposte e nessuna convocazione, neanche dalla Commissaria.
Le Scriventi Federazioni sono preoccupate per la situazione venutasi a creare all’interno dell’Ente Fiera.
Nello specifico, abbiamo assistito negli anni ad una notevole diminuzione dell’attività fieristica, con pregiudizio per l’attività caratteristica della Fiera e degli assetts di bilancio.
Anche le ultime edizioni della Fiera Internazionale Campionaria della Sardegna, fiore all’occhiello dell’attività fieristica isolana e nazionale, sono ormai un appuntamento decadente, contraddistinto da pochi visitatori ed espositori, scarsa attrattività condita più dalle polemiche che altro.
In tal frangente lo stesso bilancio della Fiera ha avuto squilibri che inducono i più a sommarie valutazioni e conseguenti soluzioni che il problema dell’Ente Fiera sia solo il costo del personale.
Non va sottaciuto che negli ultimi dieci anni il costo del personale è diminuito, si sono soppressi i premi di produzione e non si sono ancora pagati gli straordinari pregressi.
Non vogliamo assistere ad un mero taglio di costi come se il problema sia solo il personale; va considerato che nonostante le difficoltà il personale presta servizio con dedizione e attenzione sopperendo a carenze non a loro riconducibili; queste sono prontamente rimediate dal loro senso di responsabilità.
E’ singolare che gli stessi dipendenti, causa di tutti i mali della Fiera, abbiano “adottato” le tanto famose piante di limone, circa 30, che anni fa arrivarono inspiegabilmente su ordine della Camera di Commercio; queste sono regolarmente da loro accudite ed innaffiate.
Invero, da troppo tempo queste Federazioni, esattamente dal 2013, hanno responsabilmente sollecitato e chiesto un rilancio dell’attività fieristica attraverso un miglioramento dell’offerta che l’Ente Fiera può e deve dare agli operatori e al territorio.
Un rilancio vero e proprio che mitigasse il peso dei costi, oggi in linea con un ente fieristico moderno, ma sbilanciato rispetto ad una attività caratteristica ormai carente.
Il Piano Triennale 2015-2017 della Fiera, è contraddistinto più da teoria che non da interventi sostenibili, strumentali invero al tanto agognato rilancio dell’attività fieristica.
Abbiamo invocato che nella ricerca di una migliore produttività di sistema e del territorio, anche l’attività fieristica e l’indotto turistico può dar un miglior abbrivio all’economia locale e regionale per un rilancio economico e produttivo.
Tuttavia le nostre richieste d’incontro sono ad’oggi senza alcuna risposta, senza notizie e con strali di chiusura per liquidazione, col pericolo che paghino lo scotto solo i lavoratori impiegati. Ente Fiera che da dieci anni non fa investimenti e scelte coraggiose per un suo rilancio.
Pronti a contrastare ogni disegno che si limiti unicamente a creare pregiudizi ai lavoratori, come se fossero l’unica causa dei problemi della Fiera, o peggio la liquidazione dell’Azienda Speciale, comunichiamo che Lunedì 15 Febbraio 2016, c/o la sala riunione della C.S.P. UIL di Cagliari, 4° piano, si terrà una ns. conferenza stampa per meglio rappresentare la ns. posizione.