LA VALUTAZIONE DELLA SEGRETERIA REGIONALE DELLA CISL SARDA SUL DECRETO LEGGE RECANTE
«MISURE URGENTI IN MATERIA DI REIMPIEGO DI LAVORATORI ULTRACINQUANTENNI
E DI PROROGA DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ»
La segreteria regionale della CISL sarda esprime grande soddisfazione per la firma del decreto riguardante l’integrazione al reddito dei lavoratori espulsi dai processi produttivi da parte del Consiglio dei Ministri.
È una prima importante vittoria che va a merito dei lavoratori di Monte-fibre che hanno lottato a lungo per ottenere questo provvedimento, del sindacato territoriale, della federazione dei chimici, della CISL regionale e nazionale che hanno creduto e sostenuto la fattibilità del decreto, anche a dispetto di chi non lo riteneva praticabile. Una svolta importante in tutta la vicenda si è avuta nell’incontro di Cagliari con l’onorevole Silvio Berlusconi e il ministro Giuseppe Pisanu ai quali è stata prospettata in termini pressanti e chiari la necessità di un provve-dimento di accompagnamento alla pensione e di tutela del reddito. L’impegno assunto e oggi rispettato, al quale è necessario comunque dare continuità per migliorare il provvedimento in sede di conversione del decreto, è frutto, anche sul piano della proposta tecnica relativa alle aziende e ai lavoratori interessati, oltre a quelli di Montefibre, di una elaborazione e proposta dell’insieme della CISL sarda e nazionale. In-fatti, lungo tutta questa fase, si è sviluppato un forte pressing verso i Ministeri competenti per garantire alla Sardegna la possibilità di rien-trare nei requisiti previsti dal decreto.
I lavoratori della Sardegna interessati al piano straordinario sono quelli di Montefibre (130), Legler (160), Cartiera di Arbatax (51), ex Scaini (80). Ma potrebbero rientrare nei requisiti previsti dal decreto anche al-tri lavoratori tra quelli in mobilità e con cassa integrazione guadagni con procedura in deroga. Ma i teorici aventi diritto, qualora in possesso dei requisiti soggettivi, sono circa 1.258.
Si tratta ora di continuare nell’impegno per garantire un livello alto di tutela in sede di accordo da realizzare entro il 15 marzo, per le impre-se attive.
Ovviamente, resta aperta l’esigenza prioritaria di rilanciare i siti indu-striali e le attività manifatturiere in Sardegna con una strategia di poli-tica economica e di settore adeguata a rilanciare il lavoro e la competi-tività del sistema Sardegna.
La Segreteria regionale