22/01/2018
Veritce al Comune di Cagliari per il porto Container - Cgil, Cisl. Uil: occorono investimenti e politche di rilancio
Occorrono investimenti e serie politiche di rilancio per il porto container di Cagliari, in crisi di traffico dopo l’addio di alcune grandi compagnie di transhipment che hanno abbandonato Cagliari scegliendo altri scali per le loro attività.
L’appello di Cgil, Cisl, Uil di Cagliari alla Regione al termine dell’incontro di ieri pomeriggio a palazzo Bacaredda. Riunione col sindaco Zedda, il presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana e il presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale. La preoccupazione resta altissima ma dall’incontro che si è svolto nel pomeriggio tutti i soggetti coinvolti sono usciti con l’impegno di difendere e rilanciare lo sviluppo del porto canale.
“Abbiamo avuto rassicurazioni – hanno detto i segretari Cgil, Cisl e Uil di Cagliari Carmelo Farci, Ignazio Usai e Gianni Olla – anche se continuiamo a essere preoccupati per la prospettiva dei posti di lavoro e per il complessivo rilancio del porto industriale “. Si tratta di un’infrastruttura importante per tutto il territorio di Cagliari e della Sardegna “ma – hanno sottolineato Farci, Usai e Olla – ha necessità di interventi urgenti come l’adeguamento dei servizi e delle dotazioni portuali, a partire dalle nuove gru, la definizione di un regime fiscale agevolato, una verifica puntuale dei costi di ancoraggio, tutti quei fattori che possono realmente concorrere ad agevolare la ripresa dei traffici, attrarre investimenti e rendere il porto canale competitivo“. L’auspicio di Cgil, Cisl e Uil è che questi interventi vengano realizzati in tempi stretti e che se ne possa discutere fattivamente già nel prossimo incontro che il responsabile della Regione si è impegnato a convocare al più presto.