11/03/2006
SFIRS: CISL e CGIL incontrano l'assessore all'industria Concetta Rau
Le segreterie confederali e della categoria dei bancari della CISL (presenti Fabrizio Carta e Mimmo Contu per la confederazione, Michele Mannu e Alessandro Tronci per la FIBA , Sergio Belardinelli e Stefano Corona per la RSA) e della CGIL, ha incontrato l’assessore regionale all’industria, dr.ssa Concetta Rau, per un confronto sulle problematiche riguardanti la SFIRS.

Preoccupate da quanto apparso di recente, nella stampa locale, la CISL e la CGIL avevano inviato una richiesta di incontro al Presidente Soru e agli assessori alla programmazione e all’industria.

La delegazione della CISL, dopo aver rilevato che, ancora una volta e come accaduto in altri casi, la Giunta regionale ha omesso di avviare un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali sugli scopi di questa riforma, annunciata mediaticamente, ha brevemente riassunto la posizione sindacale, anche in considerazione della recente e riuscita assemblea del personale.

Il problema del Credito in Sardegna è un problema cruciale per le sorti della nostra economia e per un suo rilancio. Non a caso, l’articolo 4 dello Statuto regionale conferisce potestà legislative specifiche alla regione, ma va osservato che, negli ultimi anni, di fatto sono quasi completamente spariti quegli istituti creditizi con “cuore e cervello” in Sardegna. Basti pensare a quanto accaduto al Banco di Sardegna e alla Banca di Sassari (ormai di proprietà della BPER), alla Banca CIS (dove la Regione ha ceduto di recente anche la sua ultima quota).

Si assiste quindi, a parte qualche piccola banca di credito cooperativo locale, al fenomeno per cui in Sardegna nessuna banca, comprese quelle nazionali, abbia un occhio di riguardo per l’economia isolana, non avendo centri direzionali autonomi nell’Isola, ma dipendendo sempre più per le scelte di credito dalle direzioni centrali.

Con sempre maggiore frequenza, si parla di una nuova conferenza sul credito che dovrebbe rimettere al centro dell’attenzione uno dei fattori fondamentali per lo sviluppo, per una terra nella quale le previsioni di crescita economia e dell’occupazione sono sempre più negative.

In questo contesto, si inquadra la questione specifica della SFIRS e stupisce che la Regione, prima di aver definito con chiarezza le linee generali della sua politica del credito e senza avere un’idea certa sulla sorte della Finanziaria Regionale e sui 45 lavoratori che vi operano, abbia già stabilito un percorso, mai discusso e mai condiviso, almeno dal sindacato.

La SFIRS, al di là dei luoghi comuni e degli stereotipi, è una realtà viva, presente e moderna nello scenario sardo. Finanzia circa 350 aziende, pochissime delle quali sono in crisi, favorisce lo sviluppo dell’industria sarda, oggi fortemente in crisi, contribuendo a tenere in piedi il tessuto produttivo (anche con interventi moderni nel campo degli incentivi) e, negli ultimi 15 anni, grazie ad una sua ristrutturazione interna, ha chiuso il bilancio in utile.

Il sindacato e i lavoratori, peraltro, non sono contrari ad una aperta discussione su un eventuale riforma ma ne vogliono conoscere con precisione le finalità, i percorsi anche temporali e pretendono che le professionalità acquisite in questi anni dai lavoratori siano valorizzate, nell’interesse della Sardegna.

Sarebbe, del resto, assurdo voler intervenire sugli assetti della SFIRS, senza incasellare la questione nell’ambito più generale degli assetti e del ruolo del credito in Sardegna.

Un generico appello, come fatto dal Presidente Soru, all’esercizio della responsabilità sociale delle aziende di credito, sarebbe velleitario, se la Regione non avesse più neanche una leva come quella della Finanziaria regionale: strumento peraltro presente in diverse regioni italiane e che le Giunte, di qualsiasi colore politico, si guardano bene dallo smantellare.
La CISL ha chiesto perciò all’assessore all’industria di poter conoscere il progetto, il piano industriale, la certezza delle risorse assegnate anno per anno, i percorsi di valorizzazione dei dipendenti.

Concetta Rau ha preso atto di quanto dichiarato dal sindacato ed ha enunciato, a grandi linee, la politica della regione sul “credito” diretta a favorire percorsi virtuosi per mettere a disposizione dei sardi “un buon credito”.
Secondo la Giunta, la proprietà da parte della Regione di una quota della SFIRS non è un fatto strategico, immobilizza risorse che possono essere utilizzate altrove, anche perché, non si vede la necessità di fare con i soldi pubblici quanto può già fare il privato. E la SFIRS comunque ha delle partite incagliate e, addirittura, investe i propri soldi in BOT (tale affermazione è stata agevolmente smentita dei rappresentanti interni come frutto di scarsa conoscenza).
Del resto, a parere dell’assessore all’industria, non è possibile affidare alla SFIRS linee di credito di interesse regionale o misure quali quelle del POR, senza effettuare un bando di evidenza pubblica.
La Giunta, pur riconoscendo alla SFIRS e ai suoi dipendenti una capacità professionale importante, puntando sulla sua valorizzazione, vuole indirizzare le risorse verso progetti strategici (energia, metano, opere infrastrutturali, consulenza, valorizzazione patrimonio immobiliare) e trasformare la SFIRS in un’agenzia governativa, (di fatto in mano diretta della Giunta), cedendo le quote di partecipazione ai privati.
In questo senso, il piano industriale, approvato di recente dal consiglio d’amministrazione della SFIRS, è condiviso solo in parte.

La delegazione sindacale ha ovviamente ribadito le proprie posizioni, scorgendo anche una contraddizione tra la linea della Giunta e quella del piano industriale approvato: fatto che genera incertezze anche nella gestione quotidiana del lavoro in azienda.

Ha chiesto comunque una pausa di riflessione.

Naturalmente, è necessaria da parte del sindacato e dei lavoratori una costante attenzione e vigilanza nei confronti dell’azione della Giunta, anche perché sono sempre possibili improvvise accelerazioni nel percorso di ristrutturazione.

Nel frattempo, le OO.SS. hanno inviato un promemoria alla VI e III commissione del consiglio regionale ed hanno anche attivato il tavolo di GOVERNANCE con la CONFINDUSTRIA di Cagliari per l’esame delle problematiche connesse con la gestione del credito e con la riforma della SFIRS. Tale riunione con gli industriali si terrà il 3 aprile prossimo venturo.

Nota a cura della CISL e della FIBA di Cagliari.