16/01/2020
Dramma dei lavoratori delle pulizie degli appalti pubblici. Monica Porcedda, Cisl: “Stipendi sempre in ritardo, pronti ad incrociare le braccia ovunque”
La segretaria Fisascat Cisl chiede alla Regione Sardegna di prendersi carico di queste vertenze e trovare una soluzione che renda la dignità a questi 270 lavoratori
Sciopero e mobilitazione quest'oggi dei lavoratori degli appalti pubblici dell’Universita di Cagliari, Comune, Tribunale, Argea, Autorità Portuale e Comune di Cagliari, che hanno manifestato dalle 10 alle 13 davanti alla sede del rettorato, in via Università a Cagliari.

"I 270 lavoratori dei servizi in appalto sono stanchi delle mancate tutele che vengano date da parte di chi affida questi appalti - fanno sapere le segretarie della Filcams Cgil, Nella Milazzo e della Fisascat Cisl, Monica Porcedda, le quali aggiungono: “Nonostante le nostre sollecitazioni - la società cooperativa che gestisce i servizi continua a non rispettare leggi e norme contrattuali, così come il Cns, consorzio aggiudicatario dell’appalto, non interviene per ripristinare le regole”.

I sindacati hanno chiesto più volte alle committenti di revocare l’affidamento dell’appalto, appalti scaduti da tempo che vanno in proroga da tempo, ma solo alcune – Comune di Cagliari e Autorità portuale – hanno mostrato disponibilità a risolvere il problema. I lavoratori sono stanchi di subire.

Dal 2014 stanno lottando per ricevere gli stipendi puntuali , retribuzioni sotto la soglia della povertà che non consentono di arrivare a fine mese figuriamoci riceverlo dopo due mesi, come sta succedendo.

Alcuni lavoratori sono costretti a lavorare 7 giorni su 7, la maggior parte di loro e da anni che non riesce ad andare in ferie per più di un paio di giorni alla volta, ma soprattutto ogni volta che le chiedono ricevono la stessa risposta “Non possiamo mandarti in ferie".

I lavoratori sono disperati e stanchi, di subire senza vedere una soluzione, perchè chi potrebbe risolvere il problema non lo fà. Le Organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Filcams Cgil sono al fianco dei lavoratori, chiedono risposte e sono stanche del mancato rispetto degli accordi presi, negli ultimi anni hanno sottoscritti tantissimi verbali anche presso la prefettura di Cagliari con la presenza di un funzionario dell’Ispettorato del lavoro dove l’azienda aveva garantito il pagamento puntuale delle retribuzioni, rivedere i carichi di lavoro (questi lavoratori sono costretti a sostituire i colleghi in malattia nelle loro ore magari con 4 ore svolgere i lavoro di chi ne ha 8) anche questo e’ stato segnalato ma chi deve far rispettare il capitolato d’appalto sembra non vedere certe cose, avevano sottoscritto nel verbale del 2018 che avrebbero fatto fruire delle ferie e dei permessi degli anni precedenti ma anche questo non e’ stato rispettato per tutti.

Denunciano ancora le segretarie Filcams e Fisascat, “Non sono stati pagati gli stipendi di dicembre e in alcuni servizi la tredicesima e a questo si aggiungono continue irregolarità nel godimento di ferie e permessi, con ulteriori disagi per i lavoratori” i quali non hanno piu’ le risorse neppure per recarsi a lavoro, noi non ci fermeremmo fino a quando non verranno rispettati i diritte dei lavoratori.

Oggi le segretarie della Fisascat Cisl (Monica Porcedda ) e della Filcams Cgil (Nella Milazzo) sono state ricevute dal Funzionario dell’ Università di Cagliari, la quale ha dichiarato che l’Universita si è attivata con il CNS consorzio che è affidarlo dell’ appalto , il quale ha garantito il pagamento in surroga.
In riferimento alla richiesta della sostituzione dell’ azienda o la revoca del contratto e bandire una nuova gara magari con carattere d’urgenza , il dirigente ha risposto che l’Universita di non poter intraprendere questa strada in quanto essendo una committente pubblica devono aspettare le gare tramite il mercato elettronico regionale.

I sindacati sono ancora più perplessi sul fatto che una committente non possa prendere posizione e risolvere una problematica così grave, essendo l’azienda inadempiente, irrispettosa delle norme e dei contratti di lavoro , i lavoratori si chiedono allora come mai altri enti pubblici hanno fatto le gare d’appalto.
C’è chi si è attivato subito visto che questi appalti sono scaduti da tempo, altre committenti hanno lavorato per bandire le gare d’appalto e mettere al sicuro i lavoratori.

La segretaria della Fisascat Cisl chiede alla Regione Sardegna di prendersi carico di queste vertenze e trovare una soluzione che renda la dignità a questi 270 lavoratori , perché non si può sentire che il problema deve essere risolto quando si potrà aderire alla gara regionale.

Ricordiamo a tutti che il pagamento in surroga creerà ancora un altro danno a questi lavoratori i quali non potranno usufruire delle detrazioni, non riceveranno sicuramente gli assegni familiari. Era presente anche il Consigliere comunale Mura Roberto (Psd’Az) il quale ha parlato con gran parte dei lavoratori, facendo presente che "il Comune si è attivato con il consorzio e sarà al fianco dei lavoratori perché è inaccettabile che ci siano persone che hanno gli stipendi sotto la soglia della povertà e non ricevono gli stipendi, è ora che chi prende gli appalti capisca e rispetti le regole, e sopratutto sappia che i committenti sono sempre vigili e garanti".