24/07/2020
PORTO CANALE CAGLIARI: “Si da parte del Consiglio dei Ministri alla riedizione dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata per la costruzione del porto canale
Sono gli obiettivi urgenti che CGIL, CISL e UIL insieme a FILT, FIT e UILT hanno chiesto con forza da sempre a tutti i Ministeri coinvolti, presenti nei vari incontri che si sono susseguiti nel corso dei due anni sulla vertenza del Porto Canale di Cagliari; richiesta fatta alla Regione Sardegna, e non poco tempo fa anche al Presidente Conte, un accorato appello delle parti sociali congiuntamente a Sindaco di Cagliari, Confindustria, ADSP e CACIP nel quale si chiedeva il superamento dei vincoli e il portare a compimento l’iter (ZES e Zona Franca) per rilanciare un intero compendio con opere cantierabili bloccate per un importo di 110 MLN .

Siamo fiduciosi che con questo provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri, si dia definitivamente una svolta al rilancio di tutta un’area portuale nel quale insiste anche il Terminal Container; non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo, i termini della procedura di licenziamento prossimi alla scadenza con il mese di agosto non ci consentono di affrontare con tutta serenità la vertenza, cosi dichiarano FIT, FILT e UILT insieme a CGIL, CISL e UIL di CAGLIARI in attesa che il MISE si pronunci dopo gli ultimi incontri convocati in videoconferenza anche alla presenza della presidente Contship dott.ssa Battistello.

Come Sindacato Confederale e di Categoria, si è rimarcata la necessità di avviare un definitivo confronto propositivo e fattivo in tempi rapidissimi che portasse a raggiungere l’obiettivo principale; congelare i licenziamenti, prorogare la CIGS per ulteriori sei mesi e salvaguardare i livelli occupazionali in attesa che dalla CALL Internazionale possa manifestarsi fattivamente un player che rilanci il Terminal Container cosi da non disperdere la grande professionalità dei lavoratori mantenendoli all’interno del circuito porto.

Abbiamo ragione di pensare che la vertenza del Porto Canale non sia stata presa con la dovuta considerazione come invece si è fatto per altre realtà importanti Nazionali, stanziando ingenti risorse per scongiurare licenziamenti ed evitare la delocalizzazione dei siti produttivi e si è registrato quasi un senso di fastidio quando sono stati posti all’attenzione, nei diversi incontri, il tema dell’urgenza di far partire la zona franca, favorire la fiscalità di vantaggio e rendere subito operativa la Zona Economica Speciale..

Auspichiamo una volta per tutte che venga posto fine a questo teatrino e che si impedisca l’ennesimo schiaffo alla dignità dei lavoratori Sardi. Trovare soluzioni a tutti i costi per i 350 lavoratori portuali (diretti e indiretti) di Cagliari è la priorità in questo momento;

Cagliari 23 luglio 2020


FILT CGIL CAGLIARI FIT CISL SARDEGNA UIL TRASPORTI
CGIL CAGLIARI CISL CAGLIARI UIL CAGLIARI