Nei giorni scorsi è stato sottoscritto tra CGIL CISL UIL di Cagliari e la Provincia il rinnovo della convenzione dei mediatori linguistico culturali operanti presso il centro servizi immigrazione. Si tratta di operatori che lavorano come collaboratori coordinati e continuativi.
Nell'accordo, tra l'altro, è stato esteso l'impegno lavorativo che è passato da 13 ore settimanali ad un minimo di 25 ed un massimo di 36 ore. Inoltre i rimborsi spese sono stati equiparati a quelli dei dipendenti, mentre il recesso ad opera della Provincia è stato limitato ai casi di giusta causa.
Infine, è prevista la possibilità di assentarsi dal lavoro per un periodo massimo di 15 giorni, per garantire il giusto recupero psico fisico e per poter raggiungere il proprio paese d'origine.
E' stata data anche particolare rilevanza alla formazione, con la predisposizione di moduli formativi a cura della stessa Provincia.
L'importanza dell'accordo, pur limitato ad un piccolo numero di lavoratori, è duplice:
- da un lato si è riconosciuta una giusta valorizzazione della figura del mediatore culturale fondamentale nei processi di integrazione degli immigrati e nella realizzazione di una società multietnica, nella quale prevalgano i valori dell'accoglienza, del rispetto e dell'osservanza delle regole.
- in secondo luogo, viene qualificata l'attività del centro di immigrazione come punto di riferimento per la popolazione straniera residente nel bacino cagliaritano. Il centro servizio di immigrazione è del resto l'unica struttura organizzata della provincia.
Infine, poichè in Provincia e in genere nelle pubbliche amministrazioni, il numero dei collaboratori è notevole, l'accordo può costituire un primo punto di partenza, per realizzare accordi più generali e venire così incontro alle esigenze dei tanti precari che lavorano nel settore.
L'acordo è stato firmato dal segretario UST Edoardo Bizzarro e, in rappresentanza dell'ALAI di Cagliari, da Alessio Aresu.