Nelle settimane scorse, il SICET si è confrontato con la Regione Sarda sulle problematiche della casa e dello stanziamento delle risorse necessarie per rispondere ad uno dei problemi fondamentali delle persone, cioè quello dell’abitare: problema che spesso non viene inserito a torto tra quelli di rilevanza sociale.
Per quanto riguarda l’edilizia pubblica, la Regione Sardegna ha stanziato la somma di 65 milioni di EURO nei tre anni (2006/2007/2008). Tali fondi, in parte recuperati da quelli ex GESCAL non utilizzati e in parte messi a disposizione dalla Regione, sono finalizzati per lo più all’edilizia sovvenzionata e per una quota minore all’edilizia agevolata, in tutto il territorio regionale. Verranno però privilegiati i comuni ad alta densità abitativa (Cagliari ed il suo hinterland e gli altri capoluoghi di provincia).
Si tratta ora di definire con i comuni interessati il reperimento delle aree per la costruzione dei circa 1000 alloggi, ma comunque, per evitare la costruzione di quartieri – ghetto, essi devono essere integrati con gli altri tipi di alloggio (privato e agevolato).
Inoltre, sono a disposizione 24 milioni di EURO, che rientrano nel programma nazionale per la costruzione di 20000 alloggi, in tutta Italia, da dare in affitto. Lo stanziamento poi va integrato da fondi messi a disposizione dai Comuni (al 50%), con l’accensione di mutui. Gli alloggi sono destinati a quei cittadini che superano il reddito di accesso per l’edilizia sovvenzionata, ma non hanno la capacità economica di passare all’edilizia privata. A tali alloggi non verranno applicati i canoni previsti dalla legge regionale, ma essi saranno locati con il canone concordato.
Infine per l’edilizia privata, entro aprile saranno ripartiti ai Comuni le risorse per il Fondo sociale per l’anno 2005: il ritardo è dovuto alla tardiva ripartizione del fondo nazionale. Sempre per il fondo sociale, l’assessorato ha comunicato che il contributo regionale è aumentato da 2 a 4 milioni di EURO, fatto che consente di soddisfare il 70% delle richieste.
La valutazione del SICET è dunque positiva, anche se condizionata dall’impegno dei Comuni verso i quali si indirizzerà l’attività vertenziale e negoziale del SICET.
Il Segretario Regionale
Giampaolo Carta