Cagliari 11/4/2006
In una nota a firma della segretaria della FISASCAT, Iride Manca, e del segretario della Cisl cagliaritana, Fabrizio Carta, il sindacato prende posizione.
COMUNICATO SU CORTE DEL SOLE
L’apertura della “Corte del Sole”, avvenuta pochi giorni fa, si caratterizza immediatamente per la celebrazione di quella società consumistica sfrenata che non rispetta né le festività religiose, né i diritti dei lavoratori, sempre più esposti nel settore a precarietà e incertezza.
Infatti, la Corte del Sole aprirà la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta.
La nostra organizzazione è da tempo impegnata a diffondere i valori del rispetto della famiglia e della dignità dei lavoratori. Siamo intervenuti varie volte sulla stampa e con lettere indirizzate alle autorità civili e religiose, per sensibilizzare l’opinione pubblica su tale problematica. E non sempre abbiamo avuto risposte né dalla Chiesa né dalle autorità comunali, evidentemente convinte che l’apertura domenicale sistematica e continua dei supermercati sia l’unico parametro per considerare una città come turistica.
E’ ben vero che la città di Sestu è considerata tecnicamente “città turistica”, ma la delicatezza della situazione e le polemiche in corso, avrebbero dovuto suggerire sia all’amministrazione comunale che alla direzione della “Corte del sole” la promozione di un incontro con le forze sociali, perché la riuscita di ogni iniziativa nel territorio deve vedere intorno a sé il consenso generale.
D’altronde il testo unificato del disegno di legge n. 90, presentato dalla Giunta Regionale, prevede la concertazione con le forze sociali (consumatori, sindacati, imprese del commercio e delle altre parti interessate) per estendere gli orari, nei periodi di maggiore afflusso turistico: cosa che non è avvenuta assolutamente. La stessa normativa esclude tassativamente l’apertura degli esercizi al dettaglio in sede fissa nei giorni del 1 gennaio, Pasqua, lunedì dell’angelo, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto 25 e 26 dicembre.
E’ vero che tale normativa non è ancora definitivamente approvata, ma ci troviamo di fronte ad un’evidente violazione del principio della concertazione nonché dello spirito di una legge che subordina le maggiori aperture d’orario ad un tavolo generale.
Tutto ciò, senza che vi siano reali benefici economici per alcuno, e puntando sullo sfruttamento di lavoratori, evidentemente costretti per necessità ad accettare gli orari imposti.
La CISL e la FISASCAT denunciano quanto accade e chiedono che sia aperto un tavolo con gli Enti locali (Comune, Provincia, Regione), con le forze imprenditoriali e con tutte le autorità competenti, in modo da tutelare l’occupazione vera e la qualità della vita dei dipendenti.
Il Segretario FISASCAT Il Segretario UST/CISL
Iride Manca Fabrizio Carta