Dopo molte insistenze e tanti ritardi, si è finalmente tenuto un vertice, convocato dall'assessore al lavoro (peraltro assente per sopraggiunti impegni) per tentare di scongiurare i 36 licenziamenti previsti nella discarica di Serdiana.
Erano presenti anche gli assessori provinciali all'ambiente (Rosaria Congiu) e alle attività produttive (Piero Comandini) e l'azienda, mentre brillava per la sua assenza l'assessorato regionale all'ambiente. Per la Cisl erano presenti Maria Luisa Pusceddu e Michela Rossi per la Fit, Roberto Pes, per la RSA, Fabrizio Carta per la UST.
Come è noto, i licenziamenti sono ormai nella fase operativa, essendosi concluso l'iter procedurale della 223, e sono particolarmente dolorosi perché i lavoratori non hanno alcun ammortizzatore sociale.
Il provvedimento è originato dal fatto che i progetti innovativi, presentati dall'azienda che gestisce la discarica e la rimodulazione della stessa, richiesta, non sono ancora stati approvati e di fatto il conferimento dei rifiuti della provincia cagliaritana avviene nella discarica di Villacidro, con gravi ripercussioni negative, anche sul traffico di quelle strade.
Da un lato, quindi alcuni Comuni della zona e la Provincia, schierati contro questi progetti, dall'altro i lavoratori, vittime inermi di un braccio di ferro estenuante e che, a volte, travalica, la pur giusta attenzione ai problemi dell'ambiente.
I primi licenziamenti sono previsti per il 26 maggio.
L'assessorato all'ambiente, che aveva promesso un tavolo tecnico, latita, mentre l'ultima spiaggia sembra essere la conferenza dei servizi che il 20 aprile affronterà il problema e vaglierà le proposte del'azienda.
La CISL ha ribadito l'esigenza di affrontare la problematica tenendo conto anche della sorte dei lavoratori. Sarebbe assurdo che, nell'ambito della gestione dei rifiuti, si verificassero esuberi e ci fossero da un lato assunzioni, dall'altro i licenziamenti.
O si trovano adeguati spazi per l'ECOSERDIANA che, negli anni, ha dimostrato Know how e professionalità manageriale, che consentano un riassorbimento dei lavoratori, oppure occorre che essi vengano assunti dall'azienda che svolge il lavoro in luogo dell'ECOSERDIANA.
E' quindi fondamentale continuare ad esplorare le soluzioni tecniche presso la Regione e la Provincia, anche nell'ambito della nascita dell'autorità d'ambito e del servizio integrato, anche nel settore dei rifiuti, in corso di approvazione da parte della Regione Sarda.
L'assessorato al lavoro è infatti competente a trovare soluzioni alternative o previsioni di ammoritizzatori sociali ad hoc e non certo sulla parte tecnica.
Il sindacato e i lavoratori ritengono invece che ci sia ancora spazio per persone preparate e professionali e perché esse siano impegnate proficuamente sul lavoro.
Subito dopo la conferenza di servizio del 20 aprile, le organizzazioni sindacali chiederanno la riapertura del tavolo di confronto.
Nota a cura Cisl Cagliari.