Nei giorni scorsi, si è tenuta una riunione del coordinamento di zona di Sarroch, con la partecipazione delle segreterie unitarie CGIL CISL UIL e delle categorie dell'industria. Il coordinamento aveva deciso di affrontare, unitariamente, le questioni irrisolte nella zona. Successivamente la FIOM e la UILM hanno proclamato unilateralmente lo stato di agitazione, senza la firma della FSM.
La UST, insieme alle categorie FEMCA, FILCA, FSM prende posizione con il seguente comunicato:
Comunicato Sindacale
Con grande disappunto apprendiamo di un comunicato sindacale, a firma Fiom-Cgil e Uilm.Uil, riferito a situazioni di tensione nel sistema delle imprese di appalto che gravitano all’interno della Raffineria Saras.
Senza voler entrare nel merito delle questioni, si vuole precisare le motivazioni della non adesione della FSM Cisl alla firma dell’ultimo comunicato.
La FSm, la Femca, la Filca e la UST Cisl di Cagliari sono impegnate da diverso tempo nei tavoli Confindustriali nella gestione di questa importante fermata che sta caratterizzando il raddoppio della forza lavoro nell’anno 2006 per via di fermate d’impianti per manutenzioni, mai registrate nella zona industriale di Sarroch, con tavoli specifici ed un confronto costante per il monitoraggio delle problematiche.
Si ritiene molto importante la riattivazione del coordinamento Unitario Industria per la zona di Sarroch di CGIL, CISL,UIL, per poter affrontare e gestire le tematiche che inevitabilmente si determineranno in un fase così delicata e rilevante anche sotto il profilo occupazionale, che coinvolgono non solo il sistema diretto delle imprese di appalto, ma più in generale tutta l’area dei servizi, compresi i trasporti, la viabilità, presidi medici, zone parcheggi e quant’altro.
Noi siamo convinti che prima di proclamare lo stato di agitazione, magari anche opportuno, sia necessario attivare momenti di confronto, prima fra i vari livelli che compongono il coordinamento dei delegati di zona, come peraltro avevamo convenuto nell’ultima riunione e in secondo luogo, attivando il tavolo con la Confindustria, con il coinvolgimento, se ce ne fosse la necessità, anche della Saras, che detiene per intero la committenza dei lavori in atto.
La non adesione della FSM Cisl non significa disinteresse ai problemi, semmai il contrario, significa avere dai soggetti preposti risposte puntuali, chiare e precise di eventuali problemi che si stanno determinando per via dei grandi picchi di lavoro nell’area.
Si ritiene corretto il metodo del confronto preventivo e per queste motivazioni emanare comunicati in maniera non unitaria , considerando che i problemi riguardano tutti i lavoratori iscritti e non iscritti alle diverse sigle sindacali, prefigura la volontà di un disconoscimento di quanto pazientemente si è cercato di costruire per un governo concertativo fra le parti interessate.
La FSM, la FEMCA, la FILCA e la UST Cisl di Cagliari, riconfermano la validità del metodo scaturito dal coordinamento industriale di zona, che non vuole certo privare le categorie di sovranità e autonomia gestionale, che viene esercitata giornalmente con le controparti contrattuali, ma vuole essere un metodo da rilanciare e consolidare per il governo di problematiche ampie e complesse che riguardano migliaia di lavoratori provenienti da diverse categorie produttive dell’area di Sarroch.
Il coordinamento di zona fissato per il 2 Maggio 2006 a Sarroch, dovrà verificare se esistono le condizioni per il proseguimento di questo importante metodo di confronto, che in passato ha segnato esiti positivi per i lavoratori che rappresentiamo.
Nota firmata da:
Mimmo Contu per la UST
Marco Nappi per la FEMCA
Marco Angioni per la FSM
Gianni Abis per la FILCA