Il 4 maggio si è tenuta una riunione del coordinamento industria di Sarroch. Per la Cisl erano presenti il segretario confederale Mimmo Contu, i segretari della FSM, Marco Angioni, il segretario della FEMCA, Marco Nappi, il segretario della FILCA, Gianni Abis, nonchè diversi delegati di base.
Al termine il cooridnamento unitario ha diramato il seguente comunicato:
Documento del coordinamento di zona industriale di Sarroch
Il Coordinamento di zona di Sarroch si è riunito in presenza delle segreterie confederali per discutere le informazioni fornite dalla Direzione della Saras nel recente incontro tenuto nella sede della CONFINDUSTRIA.
Nel dibattito si è discusso della Sicurezza, dei riflessi del Turn around e dei futuri investimenti, dell’orario di lavoro, della logistica interna alla Saras e a quella esterna, dei trasporti e della viabilità, del CEIS.
Sicurezza.
Mentre è doveroso registrare il trend negativo dei dati sugli infortuni sul lavoro, sia per i lavoratori SARAS che per quelli delle imprese d’appalto, tuttavia bisogna tendere al traguardo degli infortuni uguali a zero e quindi la sicurezza deve essere posta al primo posto tra i problemi da affrontare.
TURN AROUND e Investimenti
Il Coordinamento ha ribadito che la professionalità dei lavoratori della zona di Sarroch è un patrimonio per il sistema industriale del territorio. L’ora di lavoro prodotta deve avere ricadute positive per consolidare lo sviluppo industriale, sociale ed economico, in coerenza con la teoria condivisa del sistema di cerchi concentrici. Per l’esecuzione di lavori specialistici per i quali non è possibile trovare né le risorse professionali né quelle aziendali, le soluzioni saranno extraterritoriali. Tuttavia il sistema si deve sentire impegnato sin da oggi a fare in modo che certe tipologie di lavoro possano essere svolte da lavoratori e da imprese locali.
Orario di lavoro
Per coniugare il binomio che lega la sicurezza dei lavoratori alla qualità del lavoro, il coordinamento ribadisce che il ricorso al lavoro straordinario deve essere limitato allo stretto necessario. Gli accordi raggiunti sono positivi perché hanno attivato nel Turn around forme di flessibilità rispettose del contratto e delle leggi e il coordinamento auspica che queste modalità concordate divengano patrimonio di tutti i soggetti presenti nel territorio.
Mensa
I disservizi evidenziati con le code per la consumazione dei pasti, non possono ricadere sulle spalle dei lavoratori. La commissione Mensa, riunita nei giorni scorsi, ha deciso di attivare il sistema di vigilanza a partire dal 8 maggio. Nel frattempo si sono trovati degli accorgimenti per agevolare l’accesso dei lavoratori alla mensa, per ridurre i disagi denunciati, in attesa di eliminare anche l’utilizzo dei buoni pasto.
Logistica
Il sistema dei servizi interno alla Raffineria si è mostrato adeguato alle esigenze di un numero di lavoratori superiore a quello preventivato. Permangono alcuni problemi sui trasporti e sui parcheggi, ma tali problemi sono in via di soluzione. Sono state attivate sia pure in modo parziale e tardivo alcune corse di pullman verso la zona industriale, ma rimane irrisolto l’annoso problema della strada statale 195 per la realizzazione di tale problema è stato attivato dal tavolo di GOVERNANCE un incontro con l’ANAS e l’assessore regionale ai Lavori pubblici.
Per quanto riguarda i parcheggi del CASIC è urgente attivare la segnaletica e il funzionamento del BUS navetta.
CEIS
A parere del coordinamento, è importante centralizzare il monitoraggio della salute dei lavoratori attraverso cheek up gestiti da un unico Ente. A tale scopo il tavolo di GOVERNANCE attiverà al più presto un incontro con la ASL per definire un percorso per la realizzazione di questo impregno.
Nel frattempo si è in attesa di una risposta sulla problematica dell’amainto.
Le organizzazioni sindacali e l’azienda hanno anche convenuto di incontrarsi alla fine del Trn around per fare un bilancio delle positività e delle negatività che eventualmente emergeranno, consolidare i punti di forza e trovare soluzioni per i punti di debolezza e così rafforzare ancora di più la cultura industriale espressa dal territorio.
CGIL CISL UIL hanno deciso anche di riprendere il confronto con l’associazione degli industriali su tutti gli altri temi.
Sarroch 4/5/2006