26/05/2006
Vertenza Alitalia: siglato un primo verbale d'accordo sulla sorte dei lavoratori
Il Consiglio di Stato ha bloccato i voli dell'Alitalia da Cagliari per Roma e Milano. Come si ricorderà, l'ALITALIA aveva "dimenticato" di presentare la domanda per la partecipazione per i voli previsti dalla continuità territoriale già dal 24 aprile. Successivamente il TAR aveva riammesso l'ALITALIA, ma ora la sentenza del Consiglio di Stato ha nuovamente inibito l'effettuazione dei voli, a partire da martedì 26 maggio.
Sono quindi a rischio 108 posti di lavoro dei dipendenti ALITALIA AIRPORT che garantiscono i servizi a terra. Vi è stata una protesta immediata dei lavoratori che hanno bloccato i voli in partenza con un sit in e la richiesta di un incontro urgente con i vertici dell'ALITALIA che si è tenuto la sera del 25. Dopo un'estenuante trattativa, che ha visto forti momenti di comprensibile tensione, si è raggiunto un primo verbale di accordo che cerca di prefigurare forme di salvaguardia dei posti di lavoro.
Il testo dell'accordo, in sintesi:
Le società (ALITALIA, ALITALIA AIRPORT E ALITALIA SERVIZI) presenti all'incontro, si impegnano ad adottare tutte le iniziative volte a garantire la continuità dei rapporti di lavoro in essere (compresi i contratti a tempo determinato) negli attuali livelli occupazionali del personale in servizio a Cagliari, nell'ambito delle normative vigenti e delle possibili evoluzioni lavorative del per detto personale. Inoltre, l'ALITALIA ha manifestato la volontà di proseguire ad operare nell'ambito dello scalo di Cagliari, sia confermando il volo Cagliari Venezia, sia confidando nell'esito positivo del giudizio amministrativo di merito sul ricorso contro i provvedimenti che la "inibiscono" ad operare nel regime di continuità territoriale.
Si è quindi concordato:
Il personale dell'ALITALIA AIRPORT e dell'ALITALIA di Cagliari rimarrà impiegato fino al 29 maggio, secondo la normale turnazione e in questi 4 giorni saranno accolte favorevolmente richieste individuali di ferie.
E' stato identificato un periodo transitorio di tre settimane, a partire dal 29 maggio, nel corso del quale saranno adottate alcune misure in relazione alla ridotta operatività:
- Rotazione del personale di Alitalia Airport per la gestione delle esigenze residue di assistenza ai voli Alitalia, necessità che saranno comunicate nella giornata del 26 maggio. Le quantità occorrenti sono state identificate in circa dieci unità.
- Per assicurare la rotazione saranno utilizzate, rispettando la volontà individuale, le ferie individualmente spettanti o sarà fatto ricorso all'esistente contratto di solidarietà, secondo modalità differenziate rispetto a quelle attualmente in essere.
- I lavoratori, su base volontaria e in base ad esigenze organizzative, potranno essere inviati in missione temporanea.
- L'alitalia, nel periodo transitorio, manterrà l'ufficio commerciale di Cagliari ed eventuali misure necessarie saranno valutate in seguito, sempre tenendo conto della volontà di prosecuzione del presidio della Compagnia a Cagliari.
- Durante il periodo transitorio, le parti si incontreranno ogni settimana per un monitoraggio costante della situazione.
Al termine di tale periodo, vi sarà un incontro di verifica.
Sempre sulla base delle esigenze organizzative e di disponibilità individuali, saranno operati trasferimenti presso altre sedi, con applicazione di condizioni da concordare negli incontri successivi.

Questo il testo: sono previsti comunque degli incontri sia a Roma, in sede di Ministero, lunedì 29 maggio sia a Cagliari il 30 maggio.
Resta naturalmente la preoccupazione per i posti di lavoro e sarà speso un impegno forte da parte di CGIL CISL UIL per un confronto con le compagnie rimaste e con la società di gestione dell'aeroporto cagliaritano, perchè si arrivi a risultati che consentano la continuità lavorativa e il rispetto delle professionalità e delle competenze acquisite.
Resta ovviamente il giudizio fortemente critico sull'Alitalia che, assurdamente, abbandona di fatto la Sardegna, nonostante le dichiarazioni rilasciate, fatto che penalizza i cittadini sardi e mette a rischio 108 posti di lavoro.
Nota a cura della Cisl di Cagliari.