Si è riunita il 15 ottobre la commissione del consiglio generale della CISL sarda per discutere dei nuovi assetti territoriali, a seguito del decentramento amministrativo e istituzionale che porterà, nel corso del 2005, alla nascita di nuove quattro province nonché allo spostamento di diversi comuni da una provincia all’altra.
La commissione sta elaborando un documento, a oggi non ancora definito, per stabilire i tempi e le modalità di questi passaggi che sono naturalmente, molto delicati e importanti.
Da questo processo la Cisl sarda deve infatti rafforzarsi ancora di più dal lato organizzativo e politico/sindacale.
La provincia di Cagliari è quella più interessata dalle novità perché nasceranno due altre realtà amministrative: quella di Carbonia Iglesias e quella del Medio Campidano. Sono anche previsti passaggi di diversi comuni da altre province a quella di Cagliari.
In particolare il territorio sindacale di Cagliari che oggi conta 82 comuni, con i nuovi assetti rappresenterà 71 comuni, 532.854 abitanti e 31.898 iscritti. Tale risultato è dato dalla perdita di 28 comuni a favore della nuova provincia del Medio Campidano e dall’acquisto di 13 comuni dalla provincia di Nuoro (Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Villanova Tulo) e 4 dal territorio sindacale del Sulcis (Pula, Domusdemaria, Siliqua e Teulada). Il Medio Campidano avrà invece 28 comuni, 104.562 abitanti e 6.573 iscritti.
Naturalmente si tratta si dati che devono essere ancora perfezionati. Per esaminare la complessa problematica nelle prossime settimane verrà convocata una riunione delle segreterie di federazione.
La traccia di lavoro sarà costituita dal documento approvato nel luglio del 2003 nell’assemblea organizzativa della UST di Cagliari.