06/06/2006
Mobilitazione alla European Components
Continua la mobilitazione dei lavoratori della European Components.

Una folta delegazione di lavoratori della European Compenents, fabbrica localizzata a Machhiareddu che si occupa di produzione di componentistica per gli scaldabagni elettrici, è stata ricevuta in mattinata dall’assessore all’industria Regionale, Dr.ssa Rau.
Erano presenti alla Riunione le segreterie Territoriali dei metalmeccanici della Fsm –Cisl, Fiom –Cgil, Uilm-Uil e le Segreterie Confederali di Cgil Cisl e Uil.
Per la Cisl partecipavano alla riunione Marco Angioni (FSM) e Mimmo Contu della Confederazione di Cagliari.
La riunione si è ottenuta dopo una mattinata di manifestazione sindacale di fronte al palazzo del Giunta Regionale, in Viale Trento a Cagliari.
Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato all’Assessore all’industria la situazione Aziendale e giudicano estremamente negativa l’evoluzione interna all’azienda, dovuta ad alcune vicende giudiziarie, recentemente definite, che hanno coinvolto la proprietà dell’European rappresentata dal Gruppo Lorenzi Vasco.
Il punto: l’European Components, nonostante avesse una fetta considerevole di mercato, maturava una sempre crescente sofferenza con il sistema bancario e considerevoli difficoltà con i vari fornitori, che hanno indotto il management aziendale a rifiutare le ordinazioni e collocare i lavoratori, prima in cassa integrazione ordinaria e successivamente in straordinaria.
L’azienda quando era in pieno regime produttivo contava su un mercato interessante e aveva nel proprio organico circa 130 lavoratori.
Nonostante ci fossero le condizioni di mercato e produttive per poter assumere, per soddisfare tutte le ordinazioni, in un mercato in continua espansione, l’azienda ha deciso di non rinnovare i contratti di formazione lavoro in scadenza ed aprire una procedura di mobilità che ha determinato l’espulsione dal ciclo produttivo di parecchie unità lavorative.
Le vicende giudiziarie si sono recentemente concluse con una serie di condanne di alcuni dirigenti aziendali, che hanno scelto la via del patteggiamento.
La conseguenza di quanto accaduto è stata il blocco dei finanziamenti da parte degli enti Regionali, con il probabile recupero delle quote precedentemente erogate (legge 15), un ulteriore contrazione dei canali di credito, da parte del sistema bancario, che ha generato il collasso finanziario e la conseguente mancata corresponsione di numerose retribuzioni arretrate.
Cosa hanno chiesto le organizzazioni sindacali all’Assessore all’Industria:
Ferma restando la volontà a non interferire nelle vicende giudiziarie, non spetta la Sindacato esprimere giudizi sulle sentenze nè pronunciare giudizi di assoluzione, la giustizia faccia pure il suo corso, appare inaccettabile che nessuno abbia la forza di intervenire per salvare una realtà produttiva che fino al 2003 occupava più di 130 persone e che ha dimostrato di essere in grado di mantenere i conti in ordine e di produrre utili.
Unitariamente è stato sollecitato un intervento della Regione, che si faccia carico di convocare la proprietà e la Sfirs per scongiurare qualsiasi forma di fallimento della società, che avrebbe effetti devastanti per raddrizzare la vertenza ed indirizzarla verso una soluzione positiva.
Quanto chiesto all’Assessore all’Industria non vuole significare dare ulteriore credito ad un’azienda che ha commesso degli sbagli e che non gode più della fiducia dei soggetti istituzionali e sindacali del territorio, bensì un intervento forte da parte delle istituzioni nei confronti del Gruppo Lorenzi Vasco, a farsi da parte e favorire un progetto serio di rilancio con altri soggetti imprenditoriali seri e capaci.
L’Assessore ha convenuto con le parti sociali questo tipo di percorso è si è impegnata a riconvocare le organizzazioni sindacali al più presto, non appena sentiti i vari soggetti; Azienda e Sfirs.

Cagliari, 06 Giugno 2006