08/06/2006
Situazione trasporto aereo: lettera della Cisl di Cagliari.
Situazione del trasporto aereo a Cagliari
Lettera aperta a:

On. Alessandro Bianchi
Ministro dei Trasporti

On. Renato Soru
Presidente Giunta Regionale
Sardegna



La situazione del trasporto aereo in Sardegna e in particolare a Cagliari sta assumendo contorni estremamente preoccupanti, sia per gli utenti, sia per i lavoratori impegnati. Gli uni soggetti a disguidi intollerabili, ritardi, cancellazione di voli, mancanza di posti, gli altri, per assurdo, rischiano posti di lavoro, proprio in un settore dove vi dovrebbe essere un aumento dell’occupazione.
Eppure il buon funzionamento del sistema dei trasporti è fondamentale per lo sviluppo socio economico di una Regione e di un territorio, a maggior ragione di un’isola come la Sardegna.
Non a caso, in una recente analisi svolta dall’Osservatorio Economico sulle dinamiche strutturali e sull’analisi della competitività dell’area cagliaritana, si legge: “il sistema dei trasporti costituisce un elemento chiave e viene spesso considerato il primo indicatore di competitività territoriale.”
Il sistema del trasporto aereo, secondo questa ricerca, in Sardegna è caratterizzato da una buona dotazione di aeroporti, che colloca la Regione sarda ai primi posti nella graduatoria nazionale: al 5° posto per traffico passeggeri, al 7° per movimenti aerei e al 12° per traffico delle merci, anche perché l’insularità condiziona la scelta del mezzo di trasporto.

Negli ultimi anni sono migliorate le infrastrutture aeroportuali, vi è stato un aumento del traffico, sono arrivate le compagnie low coast, vi è stato un processo di liberalizzazione.

Ora però vi è da domandarsi se la Sardegna riesce a sfruttare tutte le potenzialità che il trasporto aereo può offrire: per i sardi, da sempre penalizzati nei costi, per i turisti, se si vuole che davvero il turismo sia uno dei fattori decisivi per lo sviluppo e per il rilancio dell’occupazione nella nostra provincia.

Ma allora a chi attribuire le responsabilità della crisi evidente che da diverso tempo attanaglia il sistema di trasporto aereo in Sardegna e, soprattutto a Cagliari, e mette a rischio non solo l’operatività dei voli, ma anche il sistema turistico e quindi economico cagliaritano e sardo.

Il sindacato cagliaritano da tempo sostiene l’esigenza di una maggiore sinergia tra istituzioni, forze sociale ed economiche del territorio per ridare all’area cagliaritana quel ruolo positivo che deve essere funzionale, però, allo sviluppo non solo della provincia, ma dell’intera regione Sardegna.

Tutti devono remare verso quella direzione e ci domandiamo: è avvenuto, avviene ? o c’è qualcosa che non va?

La risposta è evidente: basta chiedere ai viaggiatori inferociti o ai lavoratori che rischiano il licenziamento.

Sicuramente va rivisitato il sistema di continuità territoriale che probabilmente non risponde alle esigenze e qui va aperto un dibattito franco anche con la Regione Sarda, ma va anche stigmatizzata la scelta di alcune compagnie, come l’Alitalia, che, o per colpevole dimenticanza o per scelta sciagurata, si sono poste fuori da questo sistema preferendo la via del ricorso amministrativo, contribuendo a rendere instabile il trasporto in un periodo delicatissimo quale quello estivo, così determinante per i flussi turistici. Anche perché le altre compagnie non appaiono in grado di dare risposte certe in termini di efficienza e di competitività.

Ma va anche aperto un confronto con la società di gestione dell’aeroporto cagliaritano, con la SOGAER, da troppi anni ente chiuso in se stesso e non aperto al confronto e alla concertazione con le parti sociali: non si ricordano incontri con il sindacato confederale sui temi dello sviluppo dell’aeroporto nel contesto provinciale cagliaritano, pur essendo necessario promuovere l’intermodalità.

E, infine, bisogna costruire un sistema di regole certe a favore del diritto all’occupazione dei dipendenti, troppo spesso esposti a precarietà e incertezze, ad ogni gara di continuità territoriale e ad ogni cambio di vettore sulle rotte.

Insomma, la Cisl di Cagliari ritiene doveroso intervenire proprio perché l’infrastruttura di Cagliari è sì di livello regionale, ma riveste un ruolo fondamentale per il rilancio dell’economia di una provincia che, come diciamo da tempo, deve assumere un ruolo di guida per l’intera Sardegna.

Siamo sicuri che il nuovo ministro dei trasporti, Bianchi, e il Presidente della Regione sarda, Renato Soru, saranno capaci di mettere insieme le sinergie necessarie per ammodernare e rendere funzionali alle esigenze dei sardi e dei lavoratori tutto il sistema.

Per questo è necessario un grande impegno e il sindacato e la Cisl sono, come sempre, disponibili al confronto e alla concertazione.


Cagliari 8/6/2006

Il Segretario Generale
Fabrizio Carta