Sabato mattina 10 giugno, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, insieme al Presidente della giunta regionale, Soru, l'assessore ai trasporti, Sandro Broccia, ed una nutrita rappresentanza politica si è incontrato all'aeroporto di Cagliari con le segreterie territoriali di CGIL CISL UIL e una folta delegazione di lavoratori.
Più di un incontro, in realtà, si è trattato, a giudizio della CISL presente con il segretario generale Fabrizio Carta, di una sorta di conferenza stampa, mentre è stato chiesto un incontro sindacale a Roma per discutere con compiutezza, dei problemi del trasporto aereo sardo e cagliaritano, con particolare riguardo alla funzionalità dell'aeroporto cagliaritano.
Comunque le segreterie unitarie hanno esposto i principali problemi, peraltro già elencati in una lettera della Cisl inviata a Soru e Bianche i giorni precedenti:
- Il sistema della continuità territoriale che va rivisitato.
- Il problema della scarsa funzionalità dell'aeroporto cagliaritano di rispondere alle esigenze dei sardi e del turismo.
- L'incapacità da parte delle compagnie che hanno presentato la domanda per i bandi della continuità territoriale (AIRONE e MERIDIANA) di dare risposte in termini di efficacia e di competitività.
- La gravità per la Sardegna dell'assenza dell'ALITALIA, la cui azione è stata però stigmatizzata ed è stato sottolineato il fatto che anche la ex compagnia di bandiera debba rilanciarsi in termini di presenza e di efficienza.
- Il problema della società di gestione, SOGAER, ente assolutamente fondamentale per il rilancio dello sviluppo della provincia di cagliari e dell'intera Regione sarda.
- Il dramma vissuto, oggi dai lavoratori di alitalia airport e domani chissà da chi, in occasione di ogni cambio di vettore, per cui è necessario stabilire delle regole condivise per assicurare stabilità ai posti di lavoro.
E' stato naturalmente apprezzato il ruolo svolto dalla Regione che è riuscita, perlomeno fino al 28 ottobre, a costringere le compagnie a stringere un patto con alitalia airport, per salvaguardare l'occupazione dei 109 lavoratori di alitalia airport.
I quali da ieri vengono utilizzati sui voli incremenatli di Meridiana e AIR ONE, pur rimanendo dipendenti dell'alitalia airport.
Il presidente Soru, dopo aver spaziato sui temi del sistema del trasporto sardo (mancanza di ferrovie (al 5% rispetto alla media nazionale) problema delle ferrovie concesse che va risolto con la costruzione di un unico sistema in Sardegna, del trasporto pubblico locale affrontato con l'approvazione della legge regionale, problema dei collegamenti marittimi con forti critiche al monopolio della Tirrenia, ha difeso ovviamente il decreto sulla continutià territoriale che va applicato e oliato meglio: Ne ha anche valorizzato alcuni aspetti che favoriscono i turisti e i sardi su alcune rotte (es. Palermo, Verona etc:).
Sull'Alitalia ha detto che anch'essa deve rispettare le regole ma che è importante la sua presenza in Sardegna quasi come un marchio di qualità anche per l'estero, ed ha annunciato che favorirà la firma di una accordo commerciale tra le compagnie vincitrici e alitalia. Su questo ha anche chiesto un intervento autorevole del Ministro, Bianchi. Ha infine detto che si è in vista di un decreto di concessione trentennale della gestione del'aeroporto di Cagliari: la gestione deve essere più efficiente, deve attrarre traffici, deve essere più attiva nel promuovere la Sardegna e il sud Sardegna.
Il Ministro Bianchi ha esposto alcuni concetti generali, apprezzando il ruolo svolto dal governo regionale. Ha auspicato una nuova presenza dell'ALITALIA in Sardegna, anche se ha ricordato che l'Alitalia è scesa dal 80% al 40% di presenza sul totale delle rotte nazionali. Per quanto riguarda le compagnie che offrono low coast, ne ha riconbosciuto l'importanza purché dimostrino affidabilità nella sicurezza, nella costanza e nell'efficienza.
Verrà studiato un nuovo Piano Nazionale dei trasporti, nell'ambito del quale saranno studiati accordi o contratti di programma con le singole Regioni. Si è dichiarato d'accordo nel cambiare le gestioni concesse nel trasporto ferroviario in Sardegna (evidente retaggio del passato) e anche sulla liberalizzazione del sistema di trasporto marittimo, purché si migliori la quantità e la qualità, ancora ferma a 50 anni fa.
Sugli esuberi, il Ministro si è dichiarato disponibile ad intervenire, pur sottolineando che essi non dovrebbero esistere nella logica dello sviluppo del sistema del trasporto aereo, fondamentale specie per l'economia dell'Isola.
Nei prossimi giorni, calendarizzerà un incontro con CGIL CISL UIL sarde.
Nota a cura della CISL di Cagliari.