03/07/2006
Formazione professionale, la mobilitazione dei lavoratori e della Cisl paga: verbale di accordo con la Regione
Formazione professionale, la mobilitazione dei lavoratori e della Cisl paga: verbale di accordo con la Regione

La mobilitazione e l’impegno dei lavoratori della formazione professionale e della Cisl, culminata con l’occupazione della sede dell’assessorato al lavoro, comincia a dare i suoi frutti. Nei giorni scorsi si è infatti siglato un accordo con gli assessori regionale al lavoro, Salerno, e agli affari generali, Dadea, che chiarisce almeno in parte la situazione dei lavoratori.

In sintesi, l’accordo prevede che i lavoratori possano revocare la domanda di incentivo e di cancellazione dall’albo entro trenta giorni dalla comunicazione dell’entità spettante; un tavolo con gli Enti per la verifica delle attività corsuali e per chiedere la revoca dei licenziamenti; la possibilità di trasformare gli incentivi concessi come contributi previdenziali in indennità; periodi di temporanea mobilità presso l’assessorato al lavoro e l’apertura di un tavolo politico con le province e gli enti locali, entro settembre, per la verifica del passaggio delle competenze sulla formazione dalla regione al sistema degli enti, anche in funzione del passaggio dei lavoratori della formazione agli enti locali.

Una prima schiarita dovuta alla cocciutaggine dei lavoratori e del sindacato, con la CISL in prima fila

Il testo del verbale

Il 29 giugno si è tenuto presso l’assessorato al lavoro della Regione Sardegna un incontro per esaminare la situazione dei lavoratori della formazione professionale, in relazione all’applicazione dell’articolo 19 della legge regionale, considerata la necessità di procedere in tempi brevi alla riforma della formazione professionale, garantendo nel contempo la tutela dei lavoratori del settore.

In questa ottica le parti (presenti per la Cisl Oriana Putzolu e Aldo Sannia; per la Regione gli assessori Dadea e Salerno), hanno convenuto:

- di prevedere la possibilità per i lavoratori iscritti all’albo previsto dalla legge 42/89, che non abbiano maturato entro il 31.12.2006 i requisiti di legge per la pensione, di revocare la domanda di incentivo (che scadeva il 30 giugno) e di cancellazione dall’albo e di risoluzione del rapporto di lavoro entro 30 giorni dalla comunicazione della tabella con il prospetto analitico indicante anche l’entità dell’incentivo spettante.
- Sulla necessità di addivenire ad un accordo complessivo tra gli enti di formazione e le organizzazioni sindacali che prevede la revocabilità della dichiarazione di risoluzione del rapporto di lavoro con gli enti a seguito di decisione del lavoratore e la previsione che nessuna penale è a carico del personale in relazione alle previste indennità di preavviso. La Giunta si è impegnata a convocare per il 5 luglio un tavolo con gli enti di formazione e i sindacati anche per chiedere la revoca delle procedure di licenziamento.

La Giunta regionale si è anche impegnata a:

- attivare le strutture preposte per una gestione della procedura amministrativa dell’esodo che faciliti ogni regolarizzazione delle domande in grado di far conseguire utili risultati alla volontà espressa dal lavoratore, comunicando altresì ogni utile informazione sul trattamento previdenziale e fiscale.
- procedere alla conclusione della verifica per ciascun ente delle attività corsali affidate e del pieno utilizzo del personale della L.R. 42/89 e ad intervenire per superare eventuali criticità a garanzia del suddetto personale, anche mediante la temporanea mobilità di personale presso l’assessorato regionale al lavoro.
- verificare, nell’ottica di favorire la ricerca di nuove occasioni di lavoro subordinato, la fattibilità di trasformare gli oneri contributivi, in indennità a favore dei lavoratori licenziati.
- Richiedere un tavolo al Ministero del lavoro per verificare la possibilità di utilizzo di ammortizzatori sociali, anche in deroga alla normativa vigente, per il settore della formazione professionale.

La Giunta si è infine impegnata ad attivare entro il 30 settembre prossimo un tavolo politico con le organizzazioni sindacali e con gli enti locali per verificare tempi e modalità di trasferimento delle funzioni in materia di formazione e di ricollocazione del personale iscritti all’albo di cui alla L.R. 42/89