25/10/2004
CGIL CISL UIL di Cagliari e le categorie dell’industria si sono incontrate con la CONFINDUSTRIA per definire un patto per lo sviluppo dell'industria nel territorio cagliaritano
L’iniziativa assunta dalla CONFINDUSTRIA e dal sindacato cagliaritano si colloca in una serie di azioni tese a rilanciare il ruolo dell’industria in regione e nell’area cagliaritana, partendo dalla condivisa considerazione che il settore, determinante per lo sviluppo socio economico generale, si pone su un piano assolutamente deficitario, sia rispetto all’occupazione complessiva, sia rispetto al prodotto interno lordo della Sardegna e quindi del territorio cagliaritano.
L’indebolimento dell’apparato industriale, costellato dalle ricorrenti crisi ed emergenze, non favorisce di certo la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione, perché è necessario puntare su un’economia integrata basata non solo sul turismo, ma anche sull’agroindustria, sui nuovi servizi, ma su industria moderna e competitiva e basata sulle produzioni di alta qualità e di alto valore aggiunto.
Si sono naturalmente considerati i nodi strutturali che oggi rallentano la crescita dell’industria nel territorio: dalla mancanza di una strategia nello sviluppo urbanistico e nella costruzione dei PUC all’assenza di un sistema efficiente di sportelli unici dal maggior costo dell’energia, alla mancanza di un sistema di servizi all’impiego efficiente, ai ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali e della mobilità, dal problema del lavoro irregolare a quello della sicurezza. Non dimenticando che l’applicazione reale e lo stanziamento dei 100 milioni di EURO dell’accordo sulla chimica possono dare uno slancio concreto alla ripresa del settore.
Sulla base di questi ragionamenti, verrà costruito un documento condiviso, che dovrà poi essere portato al confronto con l’opinione pubblica e con le Istituzioni (Regione, Province, Comuni).
Da parte sindacale, come CISL, è stato apprezzato il metodo che non può dimenticare però le emergenze sul territorio sul sistema degli appalti e sulle intraprese nuove in settori non tradizionali, quali, appunto, l’agroindustria, l’ICT , la cantieristica navale che possono dare nuova occupazione e nuovo sviluppo.
Per questo, in parallelo con il tavolo generale, si apriranno quattro tavoli che esamineranno le problematiche dei settori (chimico, metalmeccanico, edile, nuove tecnologie).

Cagliari 26 ottobre 2004