26/07/2006
Le donne Cisl alla manifestazione del 12 luglio a Roma
A Roma, all'assemblea delle donne Cisl, hanno partecipato, oltre alla coordinatrice territoriale Marilla Baire, anche Viviana Leoni della FISASCAT e Assunta Artizzu della FIBA che ci ha inviato un contributo che pubblichiamo.

"Il 12 luglio si è svolta a Roma l’Assemblea delle donne della Cisl con un tema assai impegnativo: “per tenere insieme società, famiglia, servizi”.

L’avvenimento nonostante il caldo torrido, la minaccia di sciopero dei tassisti e …l’orario di inizio della manifestazione “non proprio comodo” (14.30) ha visto una grossa partecipazione di donne provenienti da tutta Italia.
Alla presenza di importanti soggetti istituzionali, Anna Maria Parente, responsabile nazionale del coordinamento donne Cisl, in una ampia e articolata relazione ha descritto il contesto nel quale naviga il popolo rosa.

Riassumo alcuni significativi passaggi.

L’Italia risulta il paese europeo con il più basso tasso di occupazione, e tale non invidiabile primato è attribuibile in larga misura al basso tasso di occupazione femminile riscontrabile soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno;

Nel 2005 il tasso di occupazione complessiva nel nostro paese è stato del 57.5%, quello delle donne si è attestato al 45.7%. Valori assai distanti dagli obiettivi europei per l’occupazione decisi a Lisbona che prevedono per il 2010 un tasso di occupazione complessiva del 70% e per l’universo femminile del 60%.;

Nelle regioni meridionali solamente il 38,4% delle donne partecipa al mercato del lavoro e ciò significa che quasi il 62% non si propone come forza lavorativa.

Scoraggianti indicatori che non possono sbrigativamente essere spiegati con la negativa congiuntura economica.
Nella relazione si evidenzia come le motivazioni siano più profonde e riconducibili alle condizioni lavorative e retributive che il mercato offre, all’organizzazione dei servizi per l’impiego, alla carente offerta di servizi all’infanzia e agli anziani.

Inoltre, la maggiore flessibilità nelle prestazioni lavorative spesso si è tradotta in fattore di precarietà per l’occupazione delle donne e dei giovani in particolare; mentre lo strumento del lavoro part-time, che si presta a conciliare meglio le esigenze di chi come le donne sono impegnate sul doppio fronte lavoro-famiglia, è scarsamente diffuso in Italia: riguarda solo il 16,7% dei contratti delle donne, a fronte di un valore medio europeo del 32%..

Senza dimenticare che permangono discriminazioni nelle carriere e, quindi, nelle retribuzioni: le donne ricoprono con più frequenza ruoli impiegatizi e subiscono penalizzazioni salariali intorno al 14% rispetto agli uomini; elemento che a sua volta comporta più basse coperture pensionistiche.

L’insieme di questi elementi spiega il comportamento delle donne orientato a posticipare il momento in cui mettere al mondo un figlio ed anche il tasso di natalità tra i più bassi in Europa.

Il Coordinamento Nazionale delle Donne CISL, dopo aver lucidamente fotografato la realtà lavorativa e umana che contraddistingue l’impegno delle donne, ha elaborato una vera e propria piattaforma contenente politiche e/o interventi da realizzare in sede nazionale, territoriale, aziendale/contrattazione.

I soggetti istituzionali presenti hanno tutti condiviso la necessità di predisporre un insieme di misure atte a rafforzare e meglio tutelare la forza lavoro femminile e si sono impegnati - ciascuno nel proprio ambito – a sostenere politiche che vadano in questa direzione.

All’interno delle politiche da mandare aventi in sede aziendale e di contrattazione e che ci vedono coinvolte in prima persona, è molto interessante la proposta di istituzione del “delegato alla parità” all’interno delle RSU e RSA presenti nei luoghi di lavoro in aziende con più di 50 dipendenti, con il compito di rappresentare casi di discriminazione, risolvere controversie e altre competenze assegnate dalla contrattazione.

Il Segretario Generale Bonanni, intervenendo in chiusura dei lavori, ha sottolineato il pieno sostegno della Confederazione ribadendo il grosso investimento della Cisl su questo progetto e l’augurio che l’Assemblea di Roma del 12 luglio 2006 ”segni una pietra miliare “ lungo questo cammino.

Io pure come donna, e come dirigente militante in una struttura sindacale del territorio di Cagliari, auspico che sia veramente così e che intorno a questo tema sia mantenuta alta la tensione e che tale avvenimento non sia il solito rituale celebrativo.

Di sicuro non faro mancare il mio fattivo contributo."

Cagliari 26/7/2006


Assunta Artizzu